La Serbia infrange il consolidato tabù sull’omosessualità dichiarata nominando il suo primo rappresentante gay in un governo. Per di più una donna. Ana Brnabic è infatti la nuova ministra serba dell’amministrazione pubblica e delle entità locali, nominata nel governo appena eletto formato dal premier uscente e rieletto Aleksandar Vucic.
Una novità assoluta non solo per la Serbia ma anche per tutta la regione dei Balcani, dominata tradizionalmente dal patriarcato, da principi conservatori e maschilisti, nonché dall’omofobia. Per dirne una i Gay Pride a Belgrado e in altre città della regione sono stati a lungo proibiti e, quando si sono tenuti, sono spesso degenerati in violenti scontri di piazza, causati dai gruppi ultranazionalisti omofobi.
Ana Brnabic, 41 anni, è lesbica dichiarata e non si nasconde davanti alla stampa. Le sue doti professionali sono elogiate di continuo ed sono state proprio queste a portarla alla ribalta, con la nomina a un ministero altamente tecnico: la neo ministra vanta infatti una larga esperienza in attività manageriali e politiche di sviluppo ambientale, economico e sociale.
Degne di nota pure le parole spese dal premier Vucic: “So che la mia decisione potrà destare attenzione e suscitare critiche e polemiche in un Paese come il nostro, ma io non guardo all’orientamento sessuale, sono interessato esclusivamente ai risultati“ che otterrà il nuovo ministro, ha detto il premier incaricato Vucic in conferenza stampa. “Ana Brnabic e’ la benvenuta nel nuovo governo. Ho parlato a lungo con lei, e’ una donna piena di energia e orgogliosa di essere omosessuale. Sono molto contento di poter lavorare con lei“, ha aggiunto.
Massima soddisfazione, comprensibilmente, da parte delle associazioni LGBT del paese, che vedono per la prima volta infrangersi il tabù della omosessualità nell’ambito delle istituzioni e della vita pubblica del paese. “Questo è un grande passo verso la creazione di una società dalle uguali opportunità che valorizzi l’eguaglianza e la professionalità delle persone senza curarsi del loro orientamento sessuale, del loro genere sessuale, o di ogni altra caratteristica personale”, ha detto alla stampa la Gay Straight Alliance, il principale movimento LGBT del paese. I militanti hanno aggiunto: “Aver scelto Ana Brnabic per l’amministrazione statale e locale contribuisce indubbiamente a creare una maggiore accettazione e comprensione della comunità LGBT nel paese“.
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