Siamo nerə: ecco il nuovo Gay.it

Look grafico nero per succhiare meno energia e raccontare infinite costellazioni di diversità.

gay.it logo universo diverisità
intersezionale gay.it logo universo diverisità donne disabilità razzismo ambiente transgender
3 min. di lettura

Da oggi Gay.it ha un nuovo look, viriamo verso il total black. Una svolta nella direzione di un trend che presto vedrà molti altri convertirsi al nero.

E non è perché il nero sfina, figurarsi. Siamo ben fieri del nostro corpo, qualunque esso sia. E a dirla tutta, la nostra produzione è bella ingrassata, formosa, sia di contenuti sul sito, sia su Instagram e su Facebook. Non è mai stata così copiosa e varia in temi e formati.

Da qualche mese sono tornato alla direzione di Gay.it, consapevole dalle sfide che comporta un brand editoriale che è allo stesso tempo di nicchia, considerando che si occupa di mondo LGBTQ+ e lo fa in una realtà indipendente da gruppi industriali, partiti ed associazioni, ma allo stesso tempo storico. Gay.it esiste da vent’anni ed è il media di riferimento di quella audience.

Mondo LGBTQ+ che mai è stato così presente sugli altri media mainstream, nelle pubblicità, nell’entertainment e nella cultura, nel discorso pubblico in generale, e che allo stesso tempo è sfuggente e indefinibile nelle sue mille anime. Considero questa sfuggevolezza un arricchimento, ma anche una sfida, per una testata che in qualche modo ha il dovere di raccontare una storia che assume sempre più sfumature e direzioni.

Complici i social, le schegge arcobaleno viaggiano alla velocità della luce verso molteplici orizzonti, tra la realtà dell’evoluzione organica e l’immaginazione del metaverso. Così, l’universo sembra popolarsi di frammenti di quello che oramai è una costellazione di diversità, un blocco sociale di identità in auto-definizione.

Meraviglioso caos. L’approccio queer della Gen X, i tradizionali veicoli di aggregazione associativi di “boomer” e millennial, la Gen-Z più fluida di sempre, che si autorappresenta sui social senza chiedere il permesso a nessuno, il doloroso grido di affermazione del mondo transgender, mai così protagonista, allo stesso tempo straordinario e quotidiano, la marcia mai lineare in compagnia del mondo femminile e del suo empowerment.

Ma ancora: il blocco dei diritti negati da esigere, che si amplia, ed include quelli del pianeta, dell’ambiente, e dei popoli che la globalizzazione ha spolpato. L’approccio intersezionale, per l’appunto. Ecco, contemplando questo universo di eterna mobilità, abbiamo deciso che siamo nerə.

 

Siamo nerə, perché l’ambiente richiede minore utilizzo di energia, ed uno schermo nero con carattere bianco è molto più leggibile e ciuccia molta meno batteria da smartphone e computer.

 

Siamo nerə, perché volevamo una scossa di energia e grinta per affrontare tempi incerti: il nostro layout ha avuto storicamente come colori dominanti l’arancio del nostro vecchio logo per molti anni, ed il bianco delle ultime versioni più pulite per almeno un quinquennio.

 

Siamo nerə, a fianco dei popoli svantaggiati che chiedono accesso alle pari opportunità, quando le pari opportunità significano, ancora troppo spesso, diritti umani e possibilità di sopravvivenza.

 

Siamo nerə, per le persone LGBTQ+ quotidianamente perseguitate, segregate, uccise.

 

Siamo nerə, perché ci sono persone LGBTQ+, e non solo, nate in aree del mondo povere, che sognano di tuffarsi in questo nostro decadente benessere e i loro sogni diventano strumento di potere, ricatto, controllo. E di traffici vergognosi.

 

Siamo nerə, perché questo nostro decadente benessere non riesce a farsi autocritico, e resta inerme davanti alle emergenze e alle ferite che il pianeta ci presenta ormai quotidianamente.

 

Siamo nerə, perché ogni riflesso di luce che arriva da quell’universo di sfaccettate diversità che brillano là fuori, viene manipolato dal potere con l’arroganza patriarcale della conservazione reazionaria.

 

Siamo nerə, perché arrabbiatə con la politica, che ancora una volta ci ha usatə e strumentalizzatə, senza conquistare nulla sul DDL Zan, rimuovendo dal dibattito il matrimonio egualitario e l’adozione.

 

E siamo nerə, perché ci piace così: per sognare e disegnare un futuro favoloso, la notte è più suggestiva del giorno, e sul nero dell’universo, è tutto un magnifico brillare di luci diverse.

 

 

PS: Colgo l’occasione per ringraziare l’editore, libero e indipendente, per la fiducia e tutta la redazione e le persone che collaborano.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
grinderuppyahoocom 24.12.21 - 6:59

cara comunity Gay.it , vi ringrazio di aver pubblicato la motivazione dello sfondo nero e scritte bianche e del nuovo layout. È un po scomodo per leggere e anche triste, ma a dirla tutta confermo che rappresenta il tempo cupo in qui stiamo vivendo. ricordo quando ho scaricato upp ed ho visto tutti quei bei colori, era anche un modo di aver una speranza in questi giorni di brutte notizie

Trending

BigMama: "Chiederò a Ludovica di sposarmi" - BigMama e Lodovica Lazzerini - Gay.it

BigMama: “Chiederò a Ludovica di sposarmi”

Musica - Redazione 10.5.24
Nemo

Nemo, chi è l’artista non binario che rappresenta la Svizzera all’Eurovision 2024?

Culture - Luca Diana 9.5.24
nava mau baby reindeer

Nava Mau: chi è l’attrice trans* di Baby Reindeer che interpreta il ruolo di Teri

News - Gio Arcuri 26.4.24
17 maggio Giornata Internazionale contro Omofobia Bifobia Transfobia

Il 17 Maggio sii orgogliosə di ciò che sei e, come ogni giorno, gridalo al mondo più che puoi

News - Gay.it 10.5.24
"Eravamo come fratelli", Lukas Gage si è reso conto di essere gay dopo essere andato a letto con il suo vicino - Lukas Gage - Gay.it

“Eravamo come fratelli”, Lukas Gage si è reso conto di essere gay dopo essere andato a letto con il suo vicino

Culture - Redazione 10.5.24
Libri LGBT, cinque novità in libreria nella primavera 2024 - Libri LGBT primavera 2024 - Gay.it

Libri LGBT, cinque novità in libreria nella primavera 2024

Culture - Federico Colombo 8.5.24

Continua a leggere

Cuccioli Orso Marsicano Orsa Amarena

I due cuccioli di Orsa Amarena sono vivi, e ora cosa succederà?

News - Redazione Milano 14.4.24
Omosessualità Animali Gay

Animali gay, smettiamola di citare l’omosessualità in natura come sostegno alle nostre battaglie

Culture - Emanuele Bero 18.4.24
Second Life Comune di Milano

Quando abbiamo consegnato il pianeta ai nostri abusi? Al Fuori Salone il bosco strambo di Second Life

Lifestyle - Giuliano Federico 17.4.24
Max Peiffer Watenphul. Dal Bauhaus all'Italia

Max Peiffer Watenphul e la scena queer mai più dimenticata della scuola Bauhaus

Culture - Redazione Milano 30.11.23
gesù natale impatto ambientale

Natale: caro Gesù Bambino, la celebrazione della tua venuta è un disastro per il pianeta

News - Giuliano Federico 15.12.23
Billie Eilish è da sempre sensibile alla tematica della sostenibilità

Billie Eilish all’attacco: “Ci sono artisti che fanno 40 vinili diversi per vendere di più. È uno spreco”

Musica - Emanuele Corbo 29.3.24