LOS ANGELES – Un’importante ricerca effettuata congiuntamente dal Williams Institute dell’UCLA School of Law e dall’Urban Institute rivela che più del 35% delle donne lesbiche ha dato alla luce un figlio e che anche il 16% degli uomini gay hanno…contribuito a perpetuare la razza umana. Questi dati emergono comunque da uno studio che riguarda principalmente l’adozione e l’affido a omosessuali e bisessuali (che evidentemente non hanno nascosto di esserlo) per esplorarne le caratteristiche. Dalla ricerca, basata su dati di provenienza governativa, emerge che sono più di 65.000 gli adottati che ora vivono con genitori gay o lesbiche. Si tratta di circa il 4% del totale di tutte le adozioni. A questi vanno aggiunti altri 10.300 bambini dati in affido. Negli Stati Uniti le norme che regolano queste procedure variano da stato a stato. La maggioranza segue linee guida per le quali l’orientamento sessuale non è motivo per escludere una persona dal poter diventare un genitore adottivo. Ci sono comunque alcuni stati, in particolare nel sud, come la Florida e il Mississippi, che hanno limitazioni in questo settore.
Il professor Gary J. Gates, ricercatore senior al Williams Institute, ha spiegato che «Sebbene i dati siano limitati dal fatto di fare riferimento a genitori che sono apertamente gay, lesbiche o bisessuali, dimostra tuttavia che un numero significativo di individui e coppie LGB stanno facendo crescere dei bambini. Dal momento che queste famiglie diventano pian piano più visibili nella società questo numero crescerà ed è importante che si abbiano dati su questa fascia demografica.» Gates ha aggiunto che «Le ricerche che misurano il benessere dei bambini cresciuti in famiglie con genitori LGB non mostrano conseguenze negative. Dai dati emerge che i genitori adottivi omosessuali o bisessuali hanno spesso caratteristiche che tendono ad essere altamente desiderabili: in media sono più maturi, con più alta educazione di altri genitori affidatari, e spesso hanno anche maggiori risorse economiche.»
Lo studio arriva proprio poco dopo che anche nel Regno Unito il governo ha attuato il divieto di discriminazione basato sull’orientamento sessuale per poter prendersi cura di bambini abbandonati in istituti. La Chiesa Cattolica in particolare è insorta ferocemente portando, al solito, non fatti scientifici ma solo dogmi. Dopo attenta valutazione la norma antidiscrimnatoria è stata confermata. Anche oltreoceano, in passato, sia l’Associazione dei pediatri sia quelle degli psicologi e degli psichiatri hanno più volte ribadito che non esistono dati che indicano una minore capacità di gay e lesbiche di essere dei buoni genitori e che i bambini cresciuti in nuclei familiari omogenitoriali non hanno differenze rispetto a quelli cresciuti nelle famiglie tradizionali. Gli unici, veri problemi sono casomai causati dagli atteggiamenti razzisti e dalle discriminazioni che queste famiglie devono subire a causa di vecchi pregiudizi contro gli omosessuali, derivanti da antiquate ‘sacre scritture’. (Roberto Taddeucci)
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