Buone notizie per i diritti degli animali: il Senato ha approvato la legge che dal 2026 porrà fine alla strage dei pulcini maschi. Almeno in Italia, perché nel resto d’Europa l’orribile e silenziosa pratica è ancora fin troppo diffusa e non abbastanza nota, seppur sotto gli occhi di chiunque: nello specifico, più di 300 milioni di pulcini maschi e 40 milioni di anatroccoli femmine vengono abbattuti. Su modello di Francia e Germania, L’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) – insieme ad altre 20 ong europee e l’associazione francese L214 – ha avviato una coalizione d’emergenza, rinviando una lettera al Consiglio Agricoltura-Pesca dell’Unione Europea chiedendo di abolire ogni abbattimento.
4) 💔 Lo abbiamo fatto per loro!
Leggi qui la notizia sullo stop del Senato all’uccisione dei pulcini maschi appena nati nell’industria delle uova!👇 https://t.co/GnQoi2tU1d
— AnimalEqualityItalia (@AE_Italia) July 2, 2022
Ma perché uccidono i pulcini maschi? Stando alle leggi degli allevamenti, questi pulcini non servono a nulla. Se le galline producono uova, i pulcini maschi sono considerati degli “scarti”, perché non fanno uova e la loro carne non ha alcun valore per l’industria. Il risultato è che appena nati vengono già trasferiti ai responsabili del sessaggio animali: i maschi “inutili” vengono tuffati in una macchina trituratrice o trasferiti in camere specializzate nella soppressione degli animali, con inalazione di gas. Stessa sorte vale per gli anatroccoli di sesso femminile: negli allevamenti di produzione di foie gras, il fegato d’anatra è centrale nella produzione culinaria francese: se gli anatroccoli maschi vengono ingozzati all’inverosimile con alimentazione forzati, quello degli anatroccoli femmine è considerato meno “prelibato” e non adatto al foie gras. Se nel mondo degli esseri umani, maschi e femmine vengono divisi a seconda di ruoli e precostrutti sociali specifici, nel mondo degli allevamenti, ogni animale – indipendentemente dal sesso biologico – viene classificato in base all’attitudine, quindi l’insieme di caratteri morfologici e fisiologici che possono beneficiare la produzione: come specificano su Kodami, ci sono bovini con “attitudine da latte” o bovini con “attitudine da carne”, le galline ovaiole o quelle boiler che accumulano massa muscolare rapidamente e ottimizzano i tempi di produzione. In termini di “attitudine” né i pulcini maschi né gli anatroccoli femmine portano alcun profitto, e quindi tanto vale toglierli di mezzo.
Stando agli aggiornamenti, la Commissione Europea revisionerà la legge sul benessere degli animali, con una nuova proposta entro il 2023-2025, ma sarà poi l’Unione Europea a dare il voto finale. L’obiettivo di Animal Equity è che tutti i 27 stati approvino la proposta di legge. Un processo in atto già da tempo, che gradualmente sta portando piccoli traguardi in più: già nel 2020, Assoavi – associazione produttiva di uova – e la catena Coop hanno sostenuto l’obiettivo di evitare l’abbattimento dei pulcini, introducendo tecnologie in ovo-sexing, in grado di verificare il sesso delll’embrione già all’interno delle uova. Una scelta che, stando alle statistiche di L214 e YOUGOV 2022, è condivisa dal 78% dei cittadini italiani. Come dichiara Stella Kyriiakides, commissario per la Salute e la Sicurezza: “È ovviamente una questione etica“.
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