10 anni dopo lo splendido adattamento cinematografico diretto e interpretato da Xavier Dolan, Tom à la ferme, opera teatrale scritta da Michel Marc Bouchard, arriva al Teatro Belli di Roma con protagonisti Salvatore Langella (Tom), Lorenzo Balducci (Francois), Marina Remi (Agathe) e Maria Lomurno (Sara). Dal 17 al 21 maggio, con la regia di Giuseppe Bucci e le musiche di Pericle Odierna.
Al centro del racconto Tom, giovane copywriter che si reca in campagna per partecipare al funerale di quello che era stato il suo grande amore, Guillaume. Qui rimane scioccato nello scoprire che nessuno sa di lui e dell’omosessualità di Guillaume, ad eccezione del fratello di quest’ultimo, Francois, che gli impone violentemente il silenzio, suscitando in Tom una strana attrazione.
Queste le parole del regista teatrale, Bucci:
“Oltre all’onore e al prestigio di aver avuto direttamente dall’autore Michel Marc Bouchard i diritti a rappresentare in Italia per il 2023 il suo notissimo testo, reso iconico dal film di Dolan (il cui finale però non è fedele al dramma teatrale), ho deciso di portare in scena “Tom à la ferme” mosso anche da alcuni particolari temi a me molto vicini. Questo testo narra splendidamente l’eterna e affascinante alchimia tra Eros e Thanatos. Inoltre tratta con una chiave del tutto originale il tema della elaborazione del lutto, tanto più complesso quando improvviso e quello delle bugie, insite nella natura dell’omosessuale per istinto di sopravvivenza. L’altra esigenza più forte è sottolineata dallo stesso autore nella prefazione: “come per tutto il resto, che se i media ne parlano vuol dire che c’è qualcuno che se ne sta già occupando”. Ecco, in questo momento storico, in cui chi ci governa continua a negare agli omosessuali la parità di diritti (dal matrimonio ai figli) e il pontefice, pur concedendoci il diritto a non essere penalmente perseguibili in quanto non “criminali” non manca di sottolineare che siamo “peccatori”… mi pare sia ancora un tema di allarmante attualità eportarlo in scena è una necessità“.
Il film di Xavier Dolan venne presentato in anteprima mondiale il 2 settembre 2013, in concorso alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ottenne il Premio FIPRESCI. Leggenda narra che il presidente di giuria Bernardo Bertolucci non amò affatto la pellicola, con Dolan, all’epoca per la prima volta in un concorso ufficiale di un grande Festival, rimasto talmente scottato dal non essere entrato nel palmares ufficiale dall’aver poi optato sempre e comunque per Cannes, dove ha successivamente vinto il Premio della giuria per Mommy e il Grand Prix con È solo la fine del mondo.
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