A pochi giorni dalla giornata contro l’omofobia la lesbofobia, la bifobia e la transfobia e in un momento in cui il DDl Zan, il disegno di legge anti-omofobia e misoginia e abilismo, è al centro del dibattitto politico e mediatico, la sindaca di Torino Chiara Appendino, insieme all’assessore ai Diritti di Torino Marco Alessandro Giusta, al presidente di ATC Emilio Bolla e a Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7, ha visitato To Housing, accompagnata dai responsabili del progetto Alessandro Battaglia e Silvia Magino.
Contestualmente, in via Farini, nei giardini di fronte a To Housing è stata inaugurata una panchina arcobaleno dipinta da Rosalba Castelli a cura dell’Associazione Artemixia per lasciare un’ulteriore traccia rainbow tangibile. La panchina di via Farini è una delle 4 che saranno realizzate a Torino con il nome #peaceandpride nel contesto del progetto “Insieme contro la violenza”.
La sindaca ha sottolineato l’importanza di giungere al più presto all’approvazione del DDL Zan e ha dichiarato che “la discriminazione di qualcuno corrisponde sempre al privilegio di qualcun altro ed è inaccettabile”.
Il presidente di ATC Emilio Bolla ha commentato: “Siamo molto contenti che per questo simbolo della non discriminazione sia stato scelto un luogo accanto alle nostre case, dove l’associazione Quore già svolge un ruolo importante con il progetto To Housing. Le case popolari sono per loro natura un luogo che accoglie e non discrimina”.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che non ha potuto essere presente ha inviato a To Housing questo messaggio:
In occasione della presentazione dei primi anni di esperienza del progetto To Housing e della Giornata internazionale contro l’omotransfobia, credo sia importante riflettere sul fatto che, per chi non vive la discriminazione sulla propria pelle è difficile, purtroppo, comprendere le conseguenze, il disorientamento, il dolore, che si incidono su quella di chi invece la subisce. Dico purtroppo perché se ognuno di noi fosse in grado di mettersi nei panni dell’altro, di sentire con il cuore dell’altro, non ci sarebbe più spazio per le discriminazioni, che a volte si manifestano in modo subdolo e silenzioso, altre volte in modo urlato e violento. Per questo è importante sostenere i progetti contro l’emarginazione. La discriminazione è ingiustizia. Non subirla è un diritto. Combatterla è un dovere. Per ognuno di noi.
To Housing, il progetto di co-housing sociale, nato a Torino su iniziativa dell’associazione Quore e destinato a accogliere persone LGBTQI+ in difficoltà e in condizioni di estrema vulnerabilità, in due anni di attività si è trasformato da progetto di accoglienza a presidio sociale. L’implementazione dell’attività di To Housing – che include in maniera sempre più strutturata pratiche di community building, di engagement e di di welfare generativo – è resa possibile anche grazie al fondo della Regione Piemonte per progetti di rilevanza locale promossi da soggetti del Terzo settore. To Housing, che può accogliere 24 ospiti in 5 appartamenti di proprietà ATC – Agenzia Territoriale per la Casa di Torino non destinati alle graduatorie per le case popolari, prima esperienza con queste caratteristiche in Italia, è divenuto un riferimento anche a livello europeo: Quore infatti – nel contesto del programma No One Left Behind di ILGA Europe, organizzazione internazionale non governativa che riunisce 422 realtà LGBTQI di 45 paesi europei – è capofila di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di esclusione a carico delle persone LGBT. Collabora anche stabilmente con FEANTSA (European Federation of National Organisations Working with the Homeless), attraverso la progettazione di interventi formativi e lo scambio di buone pratiche.
“Il 17 maggio, Giornata Internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, dovrebbe essere istituzionalizzata dal DDL Zan insieme a molte altre questioni importanti per la nostra comunità e non solo. Noi crediamo, a due anni dall’inaugurazione del progetto ToHousing, che ha accolta 60 persone con centinaia di richieste arrivate, di stare facendo la nostra parte con responsabilità e dedizione insieme a tanti alleati e tante alleate. L’11 maggio inaugureremo una panchina arcobaleno che testimonia tante vite, tante difficoltà ma anche tante gioie. Ci auguriamo che restino alla fine solo le gioie e che la stucchevole discussione sul DDL Zan possa concludersi a breve con la sua approvazione così come votato alla Camera“, hanno commentato Alessandro Battaglia e Silvia Magino.
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