TORINO – Conferenza affollata per la presentazione del Torino Pride 2006 nell’elegante Museo della Radio e della Tv al Centro Produzione Rai, interessante indice di quanto il fenomeno sia sentito dalla cittadinanza e dai mass media.
Il coordinatore del comitato Enzo Cucco (foto) ha definito l’evento «la celebrazione ufficiale della realtà che vivono le persone glbt, una grande festa di accoglienza e ospitalità. Propongo ai giornalisti di non utilizzare il termine ‘Gay Pride’ ma una parola più inclusiva, semplicemente ‘Pride’. Questa manifestazione torna a Torino 35 anni dopo la nascita del ‘Fuori’, il primo movimento omosessuale, proprio in questa città. Riguardo alle contestazioni noi preferiamo evitare la polemica e chiedere un confronto aperto al dialogo. Il budget complessivo è di circa 400.000 euro ma la festa che seguirà la parata è al di fuori delle iniziative contemplate per questa cifra. Tutto per una manifestazione che dura un anno intero».
«Ci saranno ben 30 appuntamenti – ha sintetizzato Elio Bresso – dalla Giornata della Memoria alla festa delle donne, dalla celebrazione dei 25 anni del primo movimento di omosessuali credenti, il Davide & Gionata al Convegno Europeo del 9 giugno fino alla chiusura il 1 dicembre con una mostra sull’Aids e altre iniziative con un ovvio buco, nel mese di febbraio, per le Olimpiadi».
«Tra gli eventi anche un fiore all’occhiello per questa città – ha aggiunto Cucco – ossia il ventunesimo Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali ad aprile (dal 20 al 27, n.d.r.)».
La portavoce del comitato Roberta Padovano (foto sopra) ha parlato di «evento storico, non solo perché la storia sarà l’asse portante della manifestazione ma anche perché è il primo Pride che dura tutto l’anno e che è stato sostenuto da Regione, Comune e Provincia. Ci sarà anche un torneo nazionale dedicato a tre sport: il nuoto, il volley e il tennis».
«Abbiamo sottoscritto una lettera aperta a Romano Prodi – ha spiegato Christian Ballarin (foto) – Attraverso un ‘invito a cena’ con coppie gay, lesbo e trans per far capire qual è la quotidianità delle persone omosessuali».
Apertura massima anche da parte delle istituzioni: Giuliana Manica, assessore alle Pari Opportunità, ha ricordato che «si tratta di un Pride particolare perché è una manifestazione per tutti, in un anno cruciale per la città di Torino. Inoltre il 2007 sarà l’Anno Europeo delle Pari Opportunità». L’assessore Santina Vinciguerra ha portato il saluto del Sindaco Sergio Chiamparino che purtroppo non ha potuto essere presente ribadendo che «il Pride non è un evento isolato. Saranno moltissime le iniziative di quest’anno, ricordo in particolare la presentazione del manuale dell’Agedo, l’Associazione dei Genitori Omosessuali».
In coda alla conferenza è giunta la Presidentessa della Regione Mercedes Bresso che ha fatto notare quanto «gli italiani siano in realtà aperti e tolleranti su questi argomenti, come dimostra il recente sondaggio sui Pacs. Forse ciò che rimane ancora è l’irrisione nei confronti della diversità: spesso superficialmente si accetta, poi in realtà si schernisce tutto ciò che riguarda l’alterità. Un importante evento come questo serve anche a combattere questo fenomeno. Vi faccio i migliori auguri di un ottimo Pride».
Il prossimo appuntamento è per domenica 22 gennaio, al Salone Valdese di Corso Vittorio Emanuele II 23, dove si svolgerà un’intera giornata di dibattiti (dalle 10 alle 18) in cui il movimento glbt discuterà sul tema “Se non ora quando? Nuovi diritti e nuove responsabilità per le persone glbt, in una società che cambia” e incontrerà i rappresentanti delle forze politiche italiane. Saranno presenti rappresentanti delle associazioni gay nazionali e diversi politici tra cui Franco Grillini e Daniele Capezzone.
L’intero programma è reperibile all’indirizzo:
https://www.torinopride2006.it/new/it/calendario.htm.
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