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“Siete tuttə validə”, il Trans* Pride di Londra tuona più forte che mai

Oltre 25,000 persone nelle strade londinesi per difendere l’autodeterminazione delle persone transgender.

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Vogliamo i diritti trans adesso!

Sabato 8 Luglio oltre 25,000 persone hanno marciato lungo le strade di Londra per il London Trans* Pride 2023, manifestazione che dal 2018 ha raccolto più di 30,000 partecipanti alla difesa dei diritti e l’autodeterminazione delle persone transgender e non binarie nel Regno Unito.

Iniziata all’una del pomeriggio a Trafalgar Square, la marcia (completamente autonoma e scollata da sponsor o multinazionali) si è protratta fino ad Hyde Park, contornata da persone di ogni etnia o età, cosparse di glitter celesti, bianchi, e rosa.

 

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Un appuntamento nel 2023 più urgente che mai, in seguito al crescente numero di crimini transfobici in Scozia (raddoppiati negli ultimi dieci anni, con 1.884 denunce per reati di odio in relazione all’orientamento sessuale e 55 relative all’identità transgender tra 2022 e 2023). Solo lo scorso Febbraio ha fatto rumore la morte di Brianna Ghey, sedicenne transgender uccisa a coltellate da due coetanei presso un parco di Culcheth (ma ancora paradossalmente non considerato un crimine d’odio dalle autorità locali).

Si aggiungono  le opposizioni del governo alla Gender Recognition Reform Bill, legislazione approvata lo scorso Dicembre con l’obiettivo di permettere anche a persone transgender minorerenni il cambio dei documenti (risparmiando lunghi e invasivi iter burocratici), il travel ban a persone transgender provenienti da Canada, Australia e Nuova Zelanda, e la chiusura dell’unica clinica per adolescenti transgender in Regno Unito.

Siamo arrabbiatə, furiosə, e stiamo protestando con una marcia che non ha nessuna istituzione alle spalle” ha dichiarato l’attivista Em Williams, pur sottolineando che nel bel mezzo di questa ‘anarchica rivoluzione’, alcune persone transgender vogliono solo “godersi una tazza di té in santa pace”.

 

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Tra lə tantə partecipanti c’erano anche Yasmin Finney (star di Heartstopper e Doctor Who, che ha cantato in coro con la folla: “trans rights are human rights“) e l’attivista e influencer Munroe Bergdorf che ha dichiarato: “Ci troviamo in un momento decisivo, giornate come queste significano tutto“.

Williams ha ribadito che la manifestazione di anni si è focalizzata molto anche sull’accessibilità delle persone trans con disabilità e che lə volontariə hanno fatto del loro meglio per permettere la marcia a qualunque soggettività coinvolta (inclusi degli spazi specifici senza amplificazioni audio per persone neurodivergenti), e la sicurezza delle persone trans* immigrate diventate “capro espiatorio” del centro destra.

L’attivista ha concluso la manifestazione con un semplice ma potente messaggi di speranza anche alle persone transgender da casa, che non hanno potuto partecipare all manifestazione: “Spero che queste immagini sui social media vi spronino. So che quando non riesco a superare un’altra giornata, a causa della fatica o le mie malattie, vedere questo su Instagram mi trasmette dopamina e un sacco di speranza” ha dichiarato Williams “Siete validə da morire e non lasciate che nessuno vi dica il contrario“.

 

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