Non si è esibito all’annuale party che porta il suo nome per la notte degli Oscar, Sir Elton John, 75 anni compiuti da poco, si sta preparando per dire addio alle scene. Lo farà con un tuor intitolato Farewell Yellow Brick Road, riferimento al nono album del 1973 Goodbye Yellow Brick Road che da luglio toccherà diverse città nel nord America: da Filadelfia, in Pennsylvania e 11 date aggiunte solo recentemente che lo porteranno nel New Jersey, in Massachusetts, in Arizona e poi ancora in California e Carolina del Sud, per chiudere con Tacoma e Washington D.C. La tappa prevista per il 20 novembre segnerà un vero record per il Rocket Man, si tratta del suo concerto numero 2000 su suolo americano che ha cantato in tutti i 50 stati. Una leggenda vivente da sempre attivista per i diritte della comunità LGBTQ+ ha recentemente raccontato una triste vicenda risalente al 2009. Il cantante insieme al marito David Furnish si era recato in Ucraina con la speranza di adottare un bambino con cui avevano già trascorso del tempo. La procedura di adozione purtroppo non è andata a buon fine, a dare lo stop fu la legge perché nessun genitore adottivo poteva superare i 45 anni di età, in più i genitori devono essere sposati, ma soprattutto l’adozione era vietata alle coppie gay. Elton John ha dichiarato: “Ho portato in giro questo ragazzino per ore. Alla fine abbiamo tenuto una conferenza stampa e ci hanno detto: “Sembri molto affezionato a questo ragazzino. Penseresti di adottarlo?” e ho detto “Mi piacerebbe davvero!”. “Ma dato che ero gay, non mi era permesso comunque”
All’epoca il cantante si sentì rifiutare la richiesta e ne seguì una dichiarazione dell’allora ministro della Famiglia, della Gioventù e dello Sport ucraino Yuriy Pavlenko “La legge è la stessa per tutti: per un presidente, per un ministro, per Elton John”. In seguito a questa amara vicenda il cantante ha avuto due figli attraverso la gestazione per altri Elijah di 9 anni e Zachary di 11 anni.