Yoweri Museveni, 78enne dittatore ugandese, Presidente dell’Uganda dal 29 gennaio 1986, è tornato a tuonare contro la comunità LGBTQIA+. Direttamente da Entebbe, sede di una conferenza interparlamentare di due giorni incentrata su “sovranità, cultura e valori della famiglia”, Museveni si è appellato a tutta l’Africa per “salvare il mondo dall’omosessualità”, descritta come un “pericolo alla procreazione della razza umana”.
L’evento ha visto convergere parlamentari e delegati di 22 nazioni africane, nonché gruppi religiosi, per discutere anche della “questione” dell’omosessualità nel continente.
“L’Africa dovrebbe essere la guida per salvare il mondo da questa degenerazione e decadenza, che è davvero molto pericolosa per l’umanità”. “Se le persone di sesso opposto smettono di apprezzarsi a vicenda, allora come sarà propagata la razza umana?”. Museveni, che è pronto a firmare la contestatissima nuova legge omotransfobica ugandese, ha promesso che “non permetterà mai la promozione e la pubblicità dell’omosessualità in Uganda”, che a suo dire “non sarà mai tollerata”.
Un partecipante alla conferenza, il deputato keniota Kaluma Peter, ha elogiato Museveni, affermando che il parlamento ugandese sta ispirando altre nazioni a introdurre leggi anti-LGBTQ+ altrettanto severe. “Una persona che propone matrimoni tra persone dello stesso sesso o relazioni tra persone dello stesso sesso è una persona che cerca di spazzare via l’intera umanità dalla faccia di questa terra”.
A fine marzo il Parlamento ha approvato un disegno di legge che inasprisce la penalizzazione dell’omosessualità, che in Uganda era già reato, aggiungendo nuovi reati penali. Ovvero:
Pena di morte per abuso di bambini e per abuso di persone vulnerabili; Outing obbligatorio per familiari, amici e conoscenti: è richiesto dalla legge riferire dell’omosessualità delle altre persone. Per omissione di outing, è prevista la detenzione; Detenzione anche per e i proprietari di immobili adibiti ad uso ricreativo sessuale per atti omosessuali o per qualsiasi altra attività abbia a che fare con i diritti delle minoranze sessuali. Anche per l’associazionismo; Ergastolo in caso di rapporti sessuali tra una persona hiv+ e una persona minorenne.
La legge si applica anche per gli ugandesi all’estero, che in teoria possono essere estradati. E per gli stranieri in Uganda. Sanzioni pesanti per organizzazioni e mezzi d’informazione che difendono i diritti dei gay o incoraggiano comportamenti “deviati”.
I paesi nel mondo in cui essere LGBTI è reato sono più di 70, ecco il nostro approfondimento.
Sulla depenalizzazione dell’omosessualità si legga questa lista di articoli.
Intervista a Fabrizio Petri, Inviato Speciale dell’Italia per i Diritti Umani delle persone LGBTIQ+
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