Sarà presentato in anteprima mondiale al Festival dei Popoli di Firenze nella sezione del Concorso Italiano il 5 novembre alle ore 18.30 nello Spazio Alfieri, Un uomo deve essere forte di Ilaria Ciavattini e Elsi Perino, primo documentario italiano a raccontare una transizione FtM (Female to Male) lungo la durata del percorso intrapreso dal protagonista.
Jack Tarullo è un ragazzo, come tanti. Ha poco meno di trent’anni ma quello sguardo sorridente, in un lampo, te lo dice con fermezza che sta per diventare un uomo. L’uomo e la persona che vuole essere. Nonostante la vita nella provincia intorpidita, che fa i giorni tutti uguali nella sua routine ottusa. Dove ti sembra che niente può succedere, ma dove allo stesso tempo puoi sentirti più protetto.
Ma Jack è di più. Originario della Val Trompia, in provincia di Brescia, Jack è nato con caratteri sessuali femminili, e dal 2015 sta compiendo un percorso di transizione per conformare il suo corpo a quello che ha sempre sentito di essere: un uomo. Nella quotidianità di molti, fatta di lavori saltuari, amici del bar e pochi svaghi, Jack si interroga su cosa significhi essere un uomo e su che tipo di uomo essere. Lo fa nel corpo e al di là del suo corpo, cercando un accordo nella dualità tra il dentro e il fuori, ancor più complesso nella sua esperienza. Con disarmante naturalezza, Jack ci racconta una storia di trasformazione, ma ancor prima di formazione. Il suo cammino è personale, ma la sua ricerca di un’identità, per rispondere alla domanda – chi sono? – è quella di tutti noi, indipendentemente da quale sia la risposta.
Un uomo deve essere forte è l’esordio alla regia per Ilaria Ciavattini e Elsi Perino. Il progetto è in lavorazione da novembre del 2015, quando Jack ha iniziato il suo cambiamento: assunzione degli ormoni, iter legale per la richiesta di cambio dei dati anagrafici e autorizzazione alle operazioni. La regia di Ciavattini e Perino, anche quando lo sguardo della camera si posa sul corpo di Jack, ci restituisce con immediatezza e candore la spontaneità del cammino di crescita intrapreso dal protagonista. A settembre 2017 il tribunale di Brescia ha definitivamente sentenziato la sussistenza della condizione di transessualismo in Jack, che ha potuto così cambiare i propri dati anagrafici e i propri tratti sessuali: Jack è un uomo per tutti, ora lo è anche per lo Stato.