La nuova legge che vieta la ‘promozione’ dell’omosessualità appena approvata in Ungheria ha sconvolto l’Europa, con Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea dal 1º dicembre 2019, che si è detta “molto preoccupata” su Twitter.
Stiamo valutando se violi la legislazione UE pertinente. Credo in un’Europa che abbracci la diversità, non che la nasconda ai nostri figli. Nessuno dovrebbe essere discriminato sulla base dell’orientamento sessuale.
Parole chiare, quelle della von der Leyen, già in passato entrata a gamba tesa contro quei Paesi omotransfobici che fanno parte dell’UE. “Pronta a procedere contro Orban, se i provvedimenti presi in Ungheria supereranno la misura”, disse nel 2020, ma nell’ultimo anno il Governo guidato da Orban è andato avanti per la sua strada. Ha cancellato le persone trans per via costituzionale, ribadendo come la famiglia sia “solo uomo e donna”, e ha ora approvato questa legge che ricalca perfettamente la tristemente celebre legge russa contro la propaganda LGBT.
“L’Unione Europea è una Zona di Libertà LGBT”, aveva annunciato festante Ursula lo scorso 10 marzo. Un’Europa che ora non può far finta di niente dinanzi all’ennesima forzatura ungherese nei confronti della comunità LGBT nazionale. “La pornografia e i contenuti che rappresentano la sessualità o promuovono la deviazione dell’identità di genere, la riassegnazione del sesso e l’omosessualità non devono essere accessibili ai minori di 18 anni“, si legge nel testo appena approvato, che obbligherà film e/o serie tv come Friends, Bridget Jones, Billy Eliot ad andare in onda solo in 2a serata, vietati ai minori di 18 anni perché contengono contenuti LGBT al loro interno. Lo scorso anno von der Leyen aveva avvisato i governi omotransfobici: “via i fondi europei, li porto davanti ai giudici”.
Il tempo delle minacce, cara Ursula, è abbondantemente finito. Ora bisogna agire.
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Fintanto che l'Unione Europea sarà solo tale dal punto di vista economico , le dichiarazioni e buone intenzioni sui diritti civili , saranno solo aria fritta e retorica verbale.