Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è tornata a tuonare contro l’omotransfobia e il governo polacco, che da anni attua una politica di stato vergognosamente e dichiaratamente omotransfobica. Dopo lo storico discorso della scorsa settimana, Von der Leyen ha ribadito il concetto nel corso di una video-rubrica su Twitter, #AskThePresident.
Un utente le ha chiesto cosa pensasse delle indecenti zone ‘free LGBT’ polacche, e la presidente non si è certamente tirata indietro. Anzi. “Ogni persona deve essere libera di essere se stessa e amare chi vuole in tutti i Paesi europei”, ha ribadito Ursula, per poi promettere di lavorare alacremente sul “riconoscimento reciproco delle relazioni familiari nell’Unione europea”, in quanto “chi è genitore in un Paese deve esserlo in tutti i Paesi”. “Stiamo lavorando a una strategia per l’uguaglianza Lgbtqi che presenterò presto”.“
Von der Leyen ha infine ripetuto che “la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale non deve trovare posto nell’Unione europea”. “Per quanto mi sarà possibile”, ha proseguito la presidente, “agirò” nei confronti di queste Free Zone LGBT, attuando “anche la sospensione della distribuzione dei fondi e portando i Governi di fronte ai giudici”.
Chiaro il riferimento al presidente polacco Duda, nei giorni scorsi in visita in Italia e via social duramente criticato anche da Joe Biden, candidato dem alla Casa Bianca.
Thank you for the many questions you sent me for #AskThePresident. It’s great to hear from you!
Today I will answer Valentin, Marco, Julia, Gunti and Willy. And I will answer more soon.
So do keep the questions coming. See you soon! pic.twitter.com/cFUoDbaple
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) September 25, 2020
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In Europa le posizioni omofobiche sono nettamente minoritarie e destinate a scomparire.