Pochi giorni fa il consiglio comunale di Verona ha approvato una mozione contro la legge sull’omotransfobia e la misoginia, con prima firma contraria del consigliere Andrea Bacciga, vicino all’ultradestra. L’ennesimo schiaffo ad una comunità LGBT cittadina che non ci sta più ad essere costantemente discriminata. Ecco perché sabato 18 luglio, in Piazza Brà, si terrà un Verona Pride ai tempi del Covid-19, e soprattutto a 25 anni dalla prima storica edizione.
Era esattamente il 14 luglio del 1995. L’allora Consiglio Comunale di Verona, (giunta Sironi), approvava le 3 ormai note mozioni omofobe, la più grave delle quali, la n.336, impegnava l’amministrazione veronese a non parificare i diritti fra coppie omosessuali e coppie eterosessuali. Le mozioni passarono a larga maggioranza. Subito dopo l’approvazione, 7 militanti LGBT – veronesi e non – occuparono per pochi minuti una strada adiacente in Municipio: vennero denunciati per manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio e blocco del traffico. Nacque il COMITATO ALZIAMO LA TESTA che organizzò la prima grande manifestazione LGBT di Verona il 30 settembre 1995.
In seguito tutte e tutti furono assolti, ma quelle mozioni omofobe diedero una scossa al movimento veronese e italiano che da allora ha fatto enormi passi in avanti. Quello che è rimasto molto indietro è il fronte dei diritti. Nel 2016 è stata approvata la legge sulla unioni civili, ma la situazione veronese non è migliorata e nessuna delle amministrazioni che si sono succedute ha preso le distanze dalle mozioni del ’95.
Nel tempo altre mozioni sono state approvate contro diverse soggettività e forme di autodeterminazione. Verona è diventata – o forse è sempre stata – il laboratorio dell’estrema destra; ci sono stati morti e infinite occasioni di protesta, tante manifestazioni contro le diverse amministrazioni comunali che hanno fatto sì che, nel capoluogo come in provincia, proliferassero movimenti e gruppi fascisti, razzisti e omo-bi-transfobici – movimenti e gruppi che hanno ottenuto una maggiore legittimazione politica di chi per anni ha lottato perché fossero estesi i diritti civili e le libertà.
La città offre sempre nuove occasioni per scendere in piazza a ribadire il nostro orgoglio. Le mozioni del ’95, mai dimenticate, hanno fatto sì che diventassimo e poi continuassimo ad essere consapevoli della nostra forza e determinazione: DOPO 25 ANNI SIAMO ANCORA QUI. Per questi motivi il COMITATO VERONA PRIDE ha deciso di promuovere anche quest’anno una manifestazione PRIDE. Non un corteo, in rispetto dell’emergenza Corona Virus, ma una PIAZZA PRIDE, proprio in PIAZZA BRA, dove ha sede il palazzo dell’amministrazione comunale, fonte continua di discriminazioni, ma anche punto di ritrovo di tante manifestazioni.
A partire dalle ore 17 Piazza Pride ricorderà tutte le vittime di omo-lesbo-bi-trasfobia, tra le ultime in ordine di tempo l’attivista egiziana Sarah Hegazi suicidatasi poche settimane fa in Canada. Durante l’iniziativa verranno rispettate le normative in materia di sicurezza Coronavirus. A TUTTI è chiesto di indossare la mascherina.
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