Poche settimane per trovare il colpevole.
Il 29 giugno scorso a Viareggio, tra Via della Stazione Vecchia, Via Aurelia Sud, Via Martiri di Belfiore e Piazza della Stazione Vecchia, comparivano svastiche e frasi inqualificabili: “Al rogo gay, rumeni, negri e rom”, “Al rogo i gay”, “W Salvini”, “Al rogo i gay e i negri”, “Al rogo rom, gay, zingari e negri”. Palazzi macchiati dall’omofobia e dalla xenofobia, con inevitabili polemiche politiche e un colpevole quest’oggi finalmente trovato.
Dopo aver controllato attentamente le immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli uomini del Commissariato sono arrivati ad un uomo di grossa corporatura, presente quella notte in tutti i luoghi in cui sono comparse le scritte. Partendo dall’auto, gli agenti sono arrivati all’indiziato numero uno, fermato lo scorso 7 luglio da una pattuglia. Si tratta di un viareggino incensurato di media età. Condotto in commissariato e interrogato, l’uomo ha alla fine ceduto, confessando. Ha provato a giustificarsi colpevolizzando l’alcool bevuto quella sera, che, unito ai farmaci prescrittigli per la sua depressione, gli avrebbe tolto lucidità.
L’uomo, come riportato da VersiliaToday, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lucca, per danneggiamento aggravato ed istigazione all’odio razziale.
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