Alessandra Mussolini è passata dalle parole ai fatti. L’eurodeputata di Forza Italia ha presentato un emendamento alla relazione della commissione Libertà civili del Parlamento europeo sui diritti fondamentali a sostegno dei bambini delle famiglie arcobaleno.
Mussolini, come riporta LaRepubblica, chiede che “gli Stati membri registrino gli atti di nascita indipendentemente dal modo in cui il figlio è stato concepito o è nato e dal tipo di famiglia da cui proviene, sia esso figlio di un genitore unico, di una coppia di fatto, di una coppia sposata ivi compreso il figlio con due genitori dello stesso sesso o adottato a livello internazionale in uno Stato membro da uno o due genitori“.
L’ex concorrente di Ballando con le Stelle e Tale e Quale Show prende quindi tutt’altra strada rispetto alla destra italiana, che ha dichiarato guerra alle famiglie arcobaleno e ai loro figli.
“Compito dell’Ue è proprio quello di armonizzare le norme tra gli Stati membri e stimolare il raggiungimento di maggiori diritti civili che sono diritti individuali“, ha commentato Mussolini. “Il diritto può solo lambire l’isola della famiglia ma non può inserirsi nelle famiglie, i bambini devono essere difesi da tutto e da tutti”.
Un cambio di rotta, quello sui diritti LGBTQIA+, preso anni or sono, con scuse ufficiali a Vladimir Luxuria per lo storico scontro tv da Bruno Vespa e posizioni nette a sostegno della comunità.
10 giorni fa, in relazione a quanto avvenuto a Padova con la Procura che ha ufficialmente impugnato tutti e 33 gli atti di nascita registrati dal sindaco Sergio Giordani, dal 2017 a oggi, relativi ai figli delle coppie omogenitoriali, Mussolini aveva tuonato: “È indegno di un Paese civile. È come andare a buttare una bomba in una famiglia e guardacaso va a colpire solo i bambini. Si è spezzato e si tenta di spezzare una catena di affetti consolidata“.
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