Come fare coming out se si hanno genitori omofobi

Alcuni suggerimenti per affrontare un passaggio difficile, ma imprescindibile.

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4 min. di lettura

Con dei genitori omofobi, capire e ammettere la propria identità sessuale può essere più difficile, e la consapevolezza che i propri genitori reagirebbero male, rende il coming out ancora più complicato. Se i vostri genitori hanno dimostrato atteggiamenti omofobi in passato, potete scegliere di nasconder loro una parte della vostra vita, anche se è molto importante. Qualcuno sceglie di farlo. Se questo però non fa per voi, ecco alcuni suggerimenti per affrontare e cambiare dei genitori omofobi.

Prevedere le possibili conseguenze del vostro coming out se vivete con loro

Se vivete sotto lo stesso tetto, il coming out può diventare più difficile. I genitori omofobi tendono a reagire abbastanza drammaticamente alla notizia, quindi dovete esser pront* a:
vedere limitate le proprie libertà col fine che non vi associate a “cattive frequentazioni”;
essere iscritt* a “programmi educativi” o organizzazioni religiose che sostengono di essere in grado di cambiare un orientamento sessuale.
Per questo, se l’intenzione è quella di andare a vivere per conto vostro, accertatevi prima di essere prossim* a farlo, prima di farvi limitare l’esistenza a causa della loro omofobia.
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Essere in ogni caso consapevoli delle possibili conseguenze del coming out

Non di rado, infatti, fare coming out può significare affrontare il loro pianto, o la loro arrabbiatura in merito, che potrebbe far dire loro anche delle cattiverie: “Non sei mio figlio”, o “sei il disonore della famiglia”. La loro reazione, preparatevi, può essere molto dura e melodrammatica, per cui: mantenete la calma e non prendetela sul personale, le loro sono solo paura e ignoranza.

Rendetevi conto che la vita è solo vostra

E’ vostra scelta vivere la vostra sessualità liberamente, senza dovervi nascondere. Se scegliete di condividere il vostro orientamento sessuale con i vostri genitori, le loro reazioni, seppur drammatiche o forti, non devono farvi vacillare o sentire in colpa. Ricordate sempre che siete voi i/le protagonist* della vostra vita e che questa non deve mai prescindere da quello che voi sentite di volere, dopo aver parlato sinceramente con voi stess*. Non fatelo finché pensate che una loro reazione potrebbe pregiudicare la vostra libertà di essere quel che volete in un futuro prossimo e rendetevi indipendenti prima possibile.

Siate gentili e comprensivi

Come consigliavamo nell’articolo su Come fare coming out in famiglia, i vostri genitori omofobi possono reagire male, con dolore o confusione, ma qualunque cosa facciano, ricordatevi che vi amano e desidererebbero il meglio per voi, anche se non per forza sanno farlo nel modo giusto. Per loro, il coming out può essere devastante perché resetta molti dei “programmi” che avevano immaginato per voi. Provate quindi a consolarli e aiutarli a rendersi conto che le cose stanno cambiando e anche le persone non eterosessuali possono stare insieme, amarsi e avere figl*.

Non aspettatevi di ottenere la loro approvazione: mettete in chiaro che non state chiedendo loro il permesso

Se vedete che la situazione si sta mettendo male, non continuante a discutere o combattere con loro, lasciate passare un po’ di tempo. Aver chiaro nella vostra mente che non state chiedendo loro il permesso di essere ciò che siete, è molto importante perché un loro giudizio negativo su di voi non causi una vostra chiusura all’esperienza o dei brutti sensi di colpa. Ricordate però che dipendere da loro economicamente può diventare un problema nel caso in cui loro dovessero ricattarvi economicamente. Assicuratevi prima di essere in condizione di avere una vostra minima indipendenza, che vi consenta nel caso in cui le cose si mettessero male, di allontanarvi.

Sapere quando lasciarli da soli a riflettere

Quando avete l’impressione di aver detto cosa avevate bisogno di dire e di aver dato loro il tempo di rispondere, lasciateli soli a discutere tra di loro. Cercate di essere ottimist* e determinat*: solitamente quando una madre o un padre si arrabbiano hanno bisogno di un po’ di tempo per riflettere, anche la mancanza può aiutare, e rendersi conto del bene che vi continuano a volere e che le rotture vanno evitate per garantire a sé stess* e a* figli* un futuro migliore. Se siete stat* voi stess*, state tranquill* che avete fatto la cosa giusta anche se avete avuto la sfortuna di avere dei genitori omofobi.

Provate a non rinunciare a loro

Se li amate e li volete nella vostra vita cercate di non interrompere del tutto i rapporti con loro. Provate a non essere rigid* nei confronti della loro omofobia e ignoranza sull’argomento: sono di un’altra generazione, potete sempre provare a educarl* con pazienza e self control, ma niente vi impedisce di non approfondire troppo l’argomento con loro. Fate come vi sentite, ma ambite alla serenità e all’amore reciproco, ricordandovi che la vostra felicità è al primo posto.

Nel peggiore dei casi

Se è necessaria una rottura perché voi possiate essere voi stessi e voi stesse, correte il rischio e abbiatela. Non sempre è possibile riconciliarsi dopo una forte rottura e gravi incomprensioni reciproche, specie con dei genitori omofobi. E’ possibile, nel peggiore dei casi, che loro capiscano ma non accettino assolutamente l’opzione, perché non vogliono. In quel caso, non soffrite più del dovuto e non sentitevi rifiutat*, pensate piuttosto a tutto quello a cui loro sono disposti a rinunciare per gravissimi limiti e quindi problemi personali. Provate a dispiacervi per loro e a commiserarvi per la loro triste scelta. Non odiateli, se ci riuscite.

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Giovanni Di Colere 18.7.16 - 10:01

Ottima la premessa dell'articolo e cioè di fondo non è obbligatorio dichiararsi. È una scelta personale

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