Barbie è senza ombra di dubbio il film dell’estate 2023. Greta Gerwig è diventata la prima regista donna ad aver diretto una pellicola in grado di superare il miliardo di dollari d’incasso. In meno di 3 settimane il film Warner ha letteralmente sbancato i box office di mezzo mondo, arrivando solo in Italia ai 25 milioni di euro. Numeri clamorosi che hanno tramutato Barbie in film fenomeno di questo 2023.
Tra i milioni di spettatori che sono corsi in sala per ammirare l’ultima fatica di Margot Robbie spicca Justin Trudeau, premier canadese, da sempre paladino dei diritti LGBTQIA+ che solo una settimana fa ha annunciato il divorzio da Sophie Grégoire. Sposi dal 2005, i due hanno avuto tre figli, ovvero Xavier di 15 anni, Ella-Grace di 14 anni e Hadrien di 9 anni.
Ebbene nei giorni scorsi Trudeau è andato a vedere Barbie insieme al primogenito, Xavier. Nel farlo ha pubblicato sui social un’immagine insieme al figlio, davanti al poster del film. Il premier indossa una felpa rosa, mentre suo figlio una maglietta fucsia. “We’re team Barbie“, il semplice commento di Trudeau, neanche a dirlo diventato virale, con oltre 41 milioni di visualizzazioni e quasi 8000 commenti.
Tanti, tantissimi, stracolmi di odio, omofobi. Solo e soltano perché andato al cinema a vedere Barbie con una felpa rosa, Trudeau è stato etichettato come omosessuale.
“Pochi giorni dopo essersi separato dalla moglie, Justin Trudeau si è dichiarato gay“, ha scritto @LeftismForU.
«È già uscito?» si è chiesto @mpt_matt.
“Questo è il motivo per cui tua moglie ti ha lasciato“, ha commentato @Slatzism.
Altri commenti sono scivolati più pesantemente verso l’insulto, utilizzando il termine “gay” in modo dispregiativo. In molti hanno addirittura scritto che quel giovane al suo fianco, ovvero suo figlio 15enne, sarebbe il suo nuovo fidanzato. Trudeau, chiaramente, non ha replicato a nessuno di questi odiatori.
“Ciao a tutti. Io e Sophie vorremo condividere il fatto che dopo molte conversazioni significative e difficili, abbiamo deciso di separarci“, ha scritto la scorsa settimana sui social il premier canadese. “Come sempre restiamo una famiglia unita con un amore profondo e rispetto l’uno per l’altro e per quello che abbiamo costruito e che continueremo a costruire. Per il benessere dei nostri figli, vi chiediamo di rispettare la nostra e la loro privacy. Grazie“.
Lo scorso maggio, al cospetto di Giorgia Meloni, Justin Trudeau si è pubblicamente detto “preoccupato” per la posizione dell’Italia sui diritti LGBTQIA+.
Primo ministro del Canada dal 4 novembre 2015 e leader del Partito Liberale del Canada, Trudeau, 51 anni, è diventato icona queer nel corso degli anni, idolatrato dalla comunità LGBTQI+ internazionale, e non solo perché tremendamente fascinoso.
Nel 2016 ha varato una legge contro l’omotransfobia ed è anche diventato il primo premier canadese a marciare ad un Pride, evento poi ripetuto ogni anno, anche più volte l’anno, con tutta la sua famiglia al suo fianco. Nel 2017 ha promesso una legge per cancellare le condanne del passato canadese frutto di omofobia, per poi concedere asilo politico a 31 uomini gay e bisessuali in fuga dalla Cecenia. Nel 2021, infine, è arrivato il primo divieto ufficiale alle terapie di conversione. Nel 2022 è diventato il primo leader mondiale ad apparire nel franchise Drag Race.
We’re team Barbie. pic.twitter.com/bdwhuTUHxM
— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) August 6, 2023
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.