Lunedì 22 aprile, Baby Reindeer su Netflix
Tratta dal premiato one man show che ha fatto furore al Fringe Festival di Edimburgo, Baby Reindeer segue la strana relazione tra il comico fallito Donny Dunn (Richard Gadd) e la sua stalker, mostrando l’impatto che ha su di lui quando deve affrontare traumi da tempo dimenticati. Questa avvincente storia vera dall’umorismo nero ha tra gli altri interpreti Jessica Gunning nel ruolo di Martha, l’attrice trans Nava Mau (Teri) e Tom Goodman-Hill (Darrien).
Martedì 23 aprile, Life kills Me su Mubi
Mentre lavora a un film horror da quattro soldi, Gaspar sta ancora elaborando la morte improvvisa del suo amato fratello. Ma a un funerale conosce Álvaro, un uomo leggermente sociopatico con una curiosità morbosa nei confronti della morte, che spingerà Gaspar a uscire dal guscio in modi inaspettati.
Dopo anni nel mondo dell’arte e della musica, Sebastián Silva (regista di Rotting in the Sun) esordì al cinema con questa stramba meta-commedia ricca di dettagli del mondo dell’assurdo e interpretazioni fenomenali. Mentre il colore appartiene al cinema, la vita di questa analisi surreale della mortalità e dell’arte si tinge di bianco e nero.
Mercoledì 24 aprile, Transamerica su Prime Video
Bree (Felicity Huffman) è una donna transessuale conservatrice perfettamente adattata. Tutto cambia quando scopre di essere la madre di un figlio diciassettenne (Kevin Zegers), perduto da tempo. Film del 2005 diretto da Duncan Tucker, portò Felicity Huffman alla sua prima e unica nomination all’Oscar come miglior attrice, oltre ad aver vinto un Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico.
Giovedì 25 aprile, Una Giornata Particolare su Prime Video
6 maggio 1938. La Roma fascista è in festa per l’arrivo di Hitler in visita dal Duce. In un angolo di Roma, in un edificio popolare, Antonietta, casalinga madre di sei figli cresciuta nel culto del Duce, incontra casualmente il suo vicino di casa, Gabriele, annunciatore radiofonico omosessuale prossimo al confino. Dopo la diffidenza iniziale il loro rapporto si trasforma in affetto e comprensione.
Capolavoro assoluto di Ettore Scola, venne presentato in concorso al 30º Festival di Cannes, vincendo il Golden Globe come miglior film straniero e ottenendo due candidature al Premio Oscar, per il miglior film straniero e per il miglior attore, a Marcello Mastroianni. Al suo fianco una memorabile Sophia Loren.
Venerdì 26 aprile, Dopo Oliver su Netflix
Marc (Daniel Levy) era soddisfatto di vivere nell’ombra dell’esuberante marito Oliver (Luke Evans). Ma quando Oliver muore inaspettatamente, il mondo di Marc crolla, spingendolo a partire con i due migliori amici Sophie (Ruth Negga) e Thomas (Himesh Patel) alla volta di Parigi per un viaggio di riflessione che porta alla luce dure verità con cui ognuno di loro deve confrontarsi. “Dopo Oliver” segna il debutto alla sceneggiatura e alla regia di un lungometraggio per Levy, che si occupa anche della produzione per Not a Real Production Company insieme a Sister Pictures.
Sabato 27 aprile, Mary e George su Sky e Now TV
Protagonista il premio Oscar Julianne Moore, affiancata da Tony Curran e dal sempre più lanciato Nicholas Galitzine, fresco di boom con Rosso, Bianco & Sangue Blu. Alla regia della serie troviamo Oliver Hermanus, da pochi giorni sul set del film queer The History of Sound con Paul Mescal e Josh O’Connor e già Queer Palm nel 2011 per Beauty e nel 2019 in gara per il Queer Lion a Venezia con Moffie. Moore indossa gli abiti di Mary Villiers, contessa di Buckingham che plasmò il suo bellissimo figlio George (Galatzine) per sedurre Re Giacomo VI di Scozia, conosciuto anche come Giacomo I d’Inghilterra, e diventare il suo potente amante.
Domenica 28 aprile, Le sorelle Macaluso su RaiPlay
Dall’omonimo spettacolo al grande schermo, Emma Dante racconta una tragedia contemporanea. Quella di quattro sorelle che un pomeriggio d’estate si perdono e spezzano per sempre. È un viaggio sussurrato, struggente, che fa venir voglia d’estate e stringersi gli affetti.
Presentato in concorso alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha vinto il Pasinetti, 4 Nastri d’Argento e strappato 6 candidature ai David
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