Ancora all’attacco, cavalcando tesi negli ultimi mesi portate avanti da Giorgia Meloni e da Roberto Vannacci.
Papa Francesco, da sempre ondivago nei confronti della comunità LGBTQIA+ con apparenti aperture a cui abbinare roboanti chiusure, è oggi tornato a criticare le cosiddette “teorie gender“, nel presenziare all’incontro “Uomo-Donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni” promosso dal cardinale Marc Ouellet.
“È molto importante che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne, perché oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze“, ha precisato Bergoglio. “Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda “tensione”. Io ricordo di aver letto un romanzo dell’inizio del Novecento, scritto dal figlio dell’Arcivescovo di Canterbury (Robert Hugh Benson, ndr.): The Lord of the World. Il romanzo parla del futuribile ed è profetico, perché fa vedere questa tendenza di cancellare tutte le differenze. È interessante leggerlo, se avete tempo leggetelo, perché lì ci sono questi problemi di oggi; è stato un profeta quell’uomo”.
Già ad inizio 2023 il Papa aveva parlato pubblicamente di “teorie gender pericolosissime” e di “GPA da proibire a livello universale”, come un parlamentare qualsiasi di Fratelli d’Italia.
Lo scorso anno, al cospetto di Viktor Orban, Bergoglio parlò di “via nefasta delle “colonizzazioni ideologiche”, che eliminano le differenze, come nel caso della cosiddetta cultura gender, o antepongono alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà, ad esempio vantando come conquista un insensato “diritto all’aborto”, che è sempre una tragica sconfitta”. Tutto questo dopo aver precisato come anche le persone trans siano figlie di Dio e aver invitato un gruppo di donne trans a pranzo in Vaticano.
Nel 2016, in Georgia, descrisse le “teorie gender”, da decenni pura e semplice propaganda omofoba dell’ultradestra cattolica, come “una guerra mondiale contro il matrimonio”.
L’anno prima, durante un’udienza, si chiese “se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Sì, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più”.
Sempre nel 2015, a Napoli, definì le “teorie gender” come uno “sbaglio della mente umana”, che “crea tanta confusione: così la famiglia è sotto attacco”.
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Risposta a Daniela Pessognelli (il comando rispondi non sta funzionando) La chiesa teme i suoi discepoli pedofili. Di quale studi scientifici stiamo parlando? Non mi sembra interferiscano, anzi.
Perché la chiesa non teme i suoi discepoli pedofili che continuano ad agire indisturbati rovinando la vita a una moltitudine di bimbi, invece di interferire su studi scientifici!!! che schifo!!!!!