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Insulti omofobici a una coppia gay da parte del locatore di una stanza in un appartamento a Roma. L’uomo ha ripetuto ingiurie discriminatorie quali “ch**che, culattoni di m*rda“. L’uomo ha anche apostrofato le persone omosessuali come “scarto della società” e ha detto chiaramente “ho sbagliato ad affittare la casa a due fr*ci“.
La segnalazione è arrivata al numero verde 800 713 713 della Gay Help Line. Stando a quanto racconta Alessandra Rossi, coordinatrice della linea telefonica di aiuto alle persone LGBTIQ+, un ragazzo di nome Fabio (nome di fantasia) la scorsa estate ha fatto richiesta di prenotazione di una stanza in un appartamento disponibile per affitti temporanei a Roma. Fabio voleva trascorrere un weekend romantico con il suo compagno nella capitale e ha fatto il suo normale booking, concordando in via ufficiosa la riservazione di una notte nella stanza messa in locazione temporanea dall’uomo. L’accordo non prevedeva formalità, né penali nel caso di disdetta.
Quando la coppia, per via di un impegno improvviso, si è vista costretta ad annullare la prenotazione, l’uomo ha inviato ai ragazzi una serie ripetuta di messaggi telefonici sessisti e omofobici. L’uomo ha detto di aver commesso un errore a lasciar prenotare la stanza “a due fr*ci“, ha detto anche “non voglio più i gay in casa mia perché i gay sono scarto della società”, ha quindi usato epiteti quali ch**che, culattoni di m*rda, siete due fr*ci di m*rda.
Negli audio forniti da Gay Help Line si evidenzia anche il tono rabbioso e cinico con cui l’uomo inveisce.
Nella nota di Gay Help Line si sottolinea come “il linguaggio d’odio con cui il proprietario della casa vacanze ha colpito la coppia testimonia che l’omobitransfobia è causa di discriminazione anche nell’accesso ai servizi e al libero mercato, come negli affitti di immobili”.
Gay Help Line, servizio offerto da Gay Center, ha chiesto che il proprietario autore degli insulti venga sanzionato e multato. “Lo abbiamo chiesto a Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio 1, ed a Claudia Santoloce, Assessore Pari Opportunità del Municipio 1, che si sono subito attivate” spiega la nota di Gay Help Line.
Pochi giorni fa a Milano una coppia gay è stata pestata da tre uomini davanti ai bambini, con insulti quali “Fr*ci di m**da”.
A Biella una madre picchiava figlio di 17 anni con il mattarello perché gay.
A Gardaland, in provincia di Verona, un manager bullizzava un dipendente del parco con allusioni quali “principessa”.
In Molise botte e insulti a una trentenne perché lesbica.
A Pavia una donna trans è stata presa a pugni e aggredita in stazione al grido “fr**io ti ammazzo”.
A Foggia un padre minacciava di morte e picchiava suo figlio gay 20enne.
Questi appena citati sono gli episodi raccontati da Gay.it soltanto negli ultimi 20 giorni.
cover Foto di Oziel Gómez su Unsplash + Foto di Manuel bonadeo su Unsplash
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