Dopo il flusso frenetico delle cose e degli eventi, dopo lo sdegno degli scontenti, dopo il cicaleccio delle polemiche e delle manifestazioni – di quelle belle e importanti e di quelle meschine e retrograde – eccoci qua. Fuori dalle dinamiche legislative, dalla conta dei voti, dalla noia dei balletti partitocratici, arriva poi, alla fine, la vita, quella dei giorni. Giorni come questo, che ormai volge alla fine. E certi giorni insomma proprio come gli altri non sono.
Perché stasera possiamo andare a dormire – e magari prima a ballare, al cinema o a fare l’amore – con in testa e nel cuore un respiro un po’ più lieve, più ampio. Da oggi la legge Cirinnà entra ufficialmente in vigore.
E se gli uffici comunali in realtà apriranno domani, non è tanto alla burocrazia che stasera dovremmo pensare. Ma appunto, come dicevo, alla vita vissuta. Al valore e all’effetto che le cose ci possono fare. E per tutti quelli tra noi che hanno passato un sacco di tempo a nascondersi, a giustificarsi, a sentirsi in qualche modo in difetto, ecco le serate come questa, se ci pensiamo, magari una birra con gli amici o una cena romantica, se la meritano.
Perché da oggi, da domani, si apre tutto un nuovo spazio per gli affetti e il loro posto nel mondo. Un nuovo modo di essere in due nel mondo.
Prepariamoci, che sarà bello.
Buona serata da noi.
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Non vediamo l'ora di "unirci civilmente"! Vorrei sapere da quando sará attuativa la legge, la procedura, e si è diversa in ogni comune (noi siamo a Roma), c'è un link del Comune? Io ancora non ci credo divente una realtà. I governi ci hanno insegnato a non credere fino all'ultimo instante.
Il 30 giugno è il giorno ultimo dell'emanazione del decreto attuativo. Nel frattempo è come se la legge non ci fosse. Solito barocchismo del sistema giuridico italiano. Io aspetterei di vedere i primi atti all'anagrafe per dire che è il giorno della svolta.