15 anni di Rete Lenford, ecco perché è fondamentale per la comunità LGBTQIA+ italiana

Dal 2007 lottano contro la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere con attività di prevenzione, tutela giuridica e promozione.

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QUINDICI ANNI DI BATTAGLIE

In quindici anni si sono moltiplicate le campagne promosse in prima linea o supportate da Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBTI.

La prima campagna nel 2008 è stata Affermazione Civile, per rivendicare il diritto di accedere al matrimonio anche per le coppie formate da persone dello stesso sesso.

Nel 2012 hanno ottenuto il riconoscimento del diritto di trascrizione dell’atto di nascita estero e sentenze di adozione pronunciate all’estero in favore di coppie omogenitoriali.

Poi ancora, nel 2013 hanno scritto e presentato una proposta di legge per il contrasto all’omofobia e alla transfobia.

Nel 2014 hanno abbracciato la prima sentenza di condanna in Italia, presso il Tribunale di Bergamo, per condotta discriminatoria fondata sull’orientamento sessuale.

Nel 2015, dopo un lungo percorso giudiziario, hanno ottenuto la sentenza n. 15138/2015 con la quale la Corte di Cassazione e poi quella Costituzionale hanno finalmente chiarito che per la rettificazione del genere e la modifica anagrafica del nome non è necessario essersi sottoposti all’intervento demolito dei caratteri sessuali primari.

Nel 2020, con la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sono stati parte di un procedimento che ha deciso che: “le dichiarazioni omofobe costituiscono una discriminazione in materia di occupazione e di lavoro se pronunciate da chi esercita, o può essere percepito come capace di esercitare, un’influenza determinante sulla politica di assunzioni di un datore di lavoro“.

Nel 2021, dinanzi alla Corte costituzionale sono intervenuti nei giudizi delle sentenze 32 e 33: “devono riconoscersi gli stessi diritti garantiti a tutti i bambini e le bambine, mentre l’attuale quadro normativo non garantisce sufficiente tutela ai figli e alle figlie di coppie formate da persone dello stesso sesso“.

Nel 2022 hanno presentato una proposta di legge per l’estensione dei diritti alle coppie delle stesso sesso e a persone single.

Ma Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBTI sta già lavorando e pensando all’ “oltre”, alle sfide che ci aspettano come comunità, alle nuove istante di riconoscimento per le persone LGBTI+ come il regolamento per la carriera alias per permettere agli studenti transgender di cambiare nome a scuola e in università o le adozioni poligenitoriali, le adozioni poligenitoriali, la gestazione per altri o l’attivismo giudiziario.

Oltre le istanze di tutela delle singole persone, inserendole in una strategia giudiziaria complessiva che ha generato sentenze storiche nel percorso di affermazione di diritti fondamentali e inviolabili.

Oltre i silenzi di una politica sorda e spesso ostile, scrivendo proposte di legge, guide, pareri e schede operative.

Oltre i compromessi al ribasso offerti dal Parlamento, rivendicando sin dalla sua nascita la piena uguaglianza di tutte le persone LGBTQI+ e delle loro famiglie, che non può certo realizzarsi tramite istituti, come le unioni civili, che sì offrono tutele, ma al contempo discriminano. Per individuare i nuovi strumenti di leva giudiziaria e legislativa e di scorgere forme di tutela per persone non binarie, gener fluid, intersex. Semplicemente Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBTI.

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