La Russia di Vladimir Putin torna a censurare e a silenziare la cultura LGBTQ+, con il sito di un Festival cinematografico queer oscurato dal Governo. Side by Side LGBT è un evento cinematografico nato nel 2008 e da allora diventato punto fermo della comunità queer del Paese. Prima del Covid-19 il Festival andava in scena a San Pietroburgo, ma causa pandemia è finito on line, in streaming.
Peccato che il sito del Festival sia stato oscurato dai funzionari del governo, senza alcun tipo di preavviso. A darne notizia Deadline. Gli organizzatori del Side by Side hanno parlato di presunte proteste da parte dei gruppi conservatori del Paese, che hanno bombardato il ministero di lamentele convincendo il Governo ad intervenire. La fondatrice del festival, Manny de Guerre, ha dichiarato:
“Consideriamo illegale la decisione di aggiungere il nostro sito a questa lista nera, senza ricevere alcun preavviso dal Roskomnadzor [Il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa], né la possibilità di difenderci in tribunale. Attualmente ci stiamo consultando con il nostro team legale e stiamo intraprendendo ulteriori azioni”.
De Guerre ha poi incoraggiato i fan del Festival ad “andare avanti” con il programma, elencando i siti ‘terzi’ dove poter vedere i film in cartellone. “Anno dopo anno – nonostante il crescente numero di spettatori – Side by Side viene attaccato dagli omofobi, che spesso ricorrono ad attività criminali”, ha tuonato Manny de Guerre. “Ma noi resistiamo e continueremo a rivendicare i nostri diritti, combatteremo per proteggere le libertà delle persone LGBT“.
La notizia della censura è giunta anche al regista Peeter Rebane, il cui nuovo film Firebird è stato incluso nel programma del festival. Il regista 48enne si è detto “profondamente rattristato” su Instagram. “Questo è uno dei pochissimi festival LGBTIQ+ in Russia che colma un’importante lacuna sociale, dando voce alla comunità“, ha affermato. “Invece di aprire indagini sui festival del cinema, le autorità russe dovrebbero indagare sugli organizzatori di tali attacchi informatici. Sento che queste notizie devono essere condivise, in modo che tutti noi possiamo supportare il festival e contribuire a portare più amore e comprensione alle società di tutto il mondo. Immaginate di vivere nel Regno Unito con un governo che chiude il sito del BFI Flare: London LGBT Film Festival dopo che qualcuno si è lamentato per la proiezione di una storia d’amore tra due uomini. Questo è il tipo di persecuzione che oggi le famiglie dello stesso sesso affrontano quotidianamente in Russia”.
La chiusura del sito del Side by Side si aggiunge all’infinita lista di repressioni omotransfobiche del governo russo. Da quasi 10 anni, oramai, in Russia vige la legge contro la propaganda LGBT, che di fatto vieta tra cinema, tv ed editoria qualsiasi prodotto a tematica queer. Vladimir Putin, poi, ha vietato il matrimonio egualitario e ha approvato emendamenti costituzionali omotransfobici con il referendum nazionale del 2020.
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