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Fratelli d’Italia usò la foto con Milo per seminare omofobia: intervista a BJ Barone e Frank Nelson

"Non arrendetevi. È un vostro diritto avere amore, è un vostro diritto avere una famiglia, è un vostro diritto alzarvi e far sentire la vostra voce per ciò che è giusto."

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BJ Barone Frank Nelson Milo intervista
BJ Barone Frank Nelson Milo intervista
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BJ Barone (43 anni) e Frank Nelson (53 anni) si sono conosciuti nel 2007 a Toronto, la città dove vivono e lavorano come insegnanti di scuola superiore. Tre anni dopo, nel 2010, si sono sposati. E, nel 2014, la loro famiglia si è allargata con la nascita del figlio Milo. Una nascita salita, loro malgrado, agli onori della cronaca a causa dell’uso improprio da parte di Fratelli d’Italia di una foto scattata mentre BJ e Frank tenevano in braccio il loro figlio per la prima volta. Un utilizzo non autorizzato, ma soprattutto contrario alle finalità per cui lo scatto fu realizzato. Il partito di Meloni utilizzò la foto di Bj e Frank per propagandare una politica omofobica verso le famiglie omogenitoriali.

“Non arrendetevi. È un vostro diritto avere amore, è un vostro diritto avere una famiglia, è un vostro diritto alzarvi e far sentire la vostra voce per ciò che è giusto.”

 

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Ecco l’uso che FDI fece della foto della famiglia composta da Bj, Frank e Milo.

Il caso si è concluso il 7 giugno 2023 dopo sette anni di procedimenti giudiziari. Fratelli d’Italia ha dovuto versare un compenso di 10.000 euro a ciascuno dei genitori. Purtroppo, Lindsay Foster, autrice della foto, ha perso la causa sul copyright e dovrà sostenere le spese legali. Fratelli d’Italia e la sua leader – Giorgia Meloni – non hanno mai chiesto scusa a BJ e Frank per l’accaduto.

Parlando del ruolo delle madri surrogate, BJ sottolinea come queste donne decidano autonomamente di aiutare altre persone – omosessuali e non – a creare una famiglia. Frank dice di essere inorridito dalla battaglia condotta dal governo italiano contro le famiglie omogenitoriali in nome di una presunta tradizione che molti politici della destra sostengono a parole ma rifuggono nei fatti. E conclude: “Questi attacchi ai genitori LGBTQ+ sono orribili e ci riportano a un periodo storico che speravamo di non rivedere mai più.

A proposito di Gestazione per Altri, puoi leggere le interviste a una coppia di italiani che l’ha effettuata in USA e a un’altra coppia italiana che l’ha vissuta in UK.

Nei giorni scorsi ho avuto modo di fare loro alcune domande sulla loro vicenda personale e non solo.

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BJ Barone e suo marito Frank Nelson con loro figlio Milo in pizzeria!

 

Intervista a BJ Barone e Frank Nelson

Potete raccontarci innanzitutto quando avete deciso di diventare padri?

BJ: La prima sera in cui io e Frank ci siamo incontrati, lui mi ha detto immediatamente che avrebbe voluto avere un figlio. Io ho detto “Ok, certo” senza poi pensarci più di tanto. Essendo gay, non avevo mai pensato alla possibilità di avere figli o addirittura sposarmi. Non pensavo che tutto ciò potesse essere parte della mia vita. Dopo il matrimonio, Frank continuava a chiedermi se volessi avere dei figli. Io, da parte mia, continuavo a dire che non ero pronto. Il giorno in cui ho firmato il contratto con la mia scuola ho detto: “Va bene. Facciamolo!“. A quel punto Frank ha iniziato a cercare agenzie specializzate in maternità surrogata e ricerca di donatrici. Alla fine, abbiamo trovato la nostra fantastica madre surrogata, Kathy. Non siamo rimasti incinta la prima volta, ma abbiamo riprovato. Milo è nato 9 mesi dopo, durante il World Pride tenutosi qui a Toronto nel 2014!

In che modo Fratelli d’Italia è venuto in possesso della vostra foto?

BJ: Quando è nato Milo, Lindsay, che è una fotografa specializzata in book fotografici per nascite ed è una amica di Kathy, ci ha chiesto se poteva fotografare il nostro parto, poiché non aveva mai avuto la possibilità di farlo con una coppia omogenitoriale al momento della nascita del loro figlio tramite maternità surrogata. Abbiamo accettato e lei è stata con noi tutto il giorno in sala parto a scattare fotografie. Quando è nato Milo, ha immortalato proprio il momento in cui lo abbiamo incontrato per la prima volta. Le siamo immensamente grati per la sua presenza, perché grazie a lei abbiamo tante belle foto da guardare per ricordare quel giorno.

Frank: Il giorno dopo Lindsay ci ha inviato la foto del nostro primo incontro con Milo e ci ha chiesto se poteva pubblicarla sulla sua pagina Facebook. Abbiamo guardato la foto e abbiamo pensato che fosse bellissima. Abbiamo detto di sì, senza darci troppo peso, e poi abbiamo dato la poppata a Milo. Qualche giorno dopo un nostro amico ci ha chiamato e ci ha detto che la nostra foto stava diventando virale. Onestamente, all’epoca, non avevamo idea di cosa significasse! Poi le agenzie di stampa hanno iniziato a chiamarci, abbiamo fatto molte interviste e la nostra foto è stata condivisa in tutto il mondo. Ci siamo sentiti estremamente onorati e commossi da tutti i messaggi d’amore e di sostegno di persone sconosciute che inviavano i loro auguri.
BJ: Poi, nel 2016, mio cugino dall’Italia mi ha mandato un messaggio dicendomi che eravamo al telegiornale. Questo partito, Fratelli d’Italia, aveva preso senza alcun permesso la nostra immagine da internet e stava usando la foto della nascita di Milo per la sua propaganda contro la maternità surrogata e contro la comunità LGBTQ+. Non avevamo mai sentito parlare di questo partito, eravamo confusi su come e perché lo avessero fatto e non sapevamo cosa fare.

Frank: Un’altra politica irlandese (Mary Fitzgibbon n.d.r.) stava usando la nostra foto per sostenere la sua campagna contro la maternità surrogata, ma ha rimosso poco dopo l’immagine dal suo Twitter e ci ha bloccato.

Cosa avete fatto quando avete scoperto che Fratelli d’Italia stava usando la vostra immagine?

Frank: Quando abbiamo scoperto che FDI stava usando la nostra immagine, non sapevamo davvero cosa fare, o se c’era qualcosa che potevamo fare qui dal Canada. Abbiamo raccontato sui social media quanto stava accadendo e siamo stati subito contattati da avvocati in Italia che volevano rappresentarci e fare causa contro il partito.

BJ Barone Frank Nelson Milo con Kathy
BJ Barone ,Frank Nelson, Milo appena nato e Kathy: queste persone sono state sfruttate da Fratelli d’Italia per una propaganda contro la famiglia omogenitoriale.

Come vi siete sentiti dinanzi alla strumentalizzazione contro la comunità LGBTQ+ di un momento così importante della vostra vita privata?

Frank: Questo è ciò che fa più male. La nostra foto rappresenta per noi il puro amore, uno dei momenti più speciali della nostra vita. Vederla usata come strumento d’odio contro la comunità LGBTQ+ è stato molto difficile per noi. Abbiamo finito per scrivere un libro per bambini nel tentativo di riappropriarci del significato e della storia di quella foto e del nostro percorso personale.

Avete ricevuto sostegno da organizzazioni di famiglie omogenitoriali?

Frank: Abbiamo ricevuto il sostegno del nostro team legale che ha accettato questo caso pro bono. Abbiamo anche ricevuto moltissimi messaggi di sostegno dall’Italia e da tutto il mondo.

Cosa volete dire alle coppie omosessuali italiane che desiderano avere figli in questo momento e a quelle che stanno lottando per far registrare i propri figli nel nostro paese?

BJ: Non arrendetevi. È un vostro diritto avere amore, è un vostro diritto avere una famiglia, è un vostro diritto alzarvi e far sentire la vostra voce per ciò che è giusto. Alla fine, l’amore vince sempre e questo governo neofascista è solo temporaneo. Come tutti gli altri in passato, anche il governo Meloni se ne andrà.

Avete ricevuto il sostegno di politici, società civile, organizzazioni 2SLGBTQIA+ in Canada? (qui il significato di 2SLGBTQIA+ ndr)

BJ: Abbiamo molte organizzazioni qui in Canada, Egale Canada, Toronto Pflag, il 519 Community Centre, la Sherbourne Clinic, solo per citarne alcune. Ma no, non abbiamo avuto un sostegno politico diretto. Abbiamo tuttavia ricevuto molti auguri da persone di tutto il mondo che si sono congratulate con noi per la vittoria.

BJ Barone Frank Nelson Milo
Milo felice tra le braccia di papà e papà

 

Com’è la vostra vita in Canada?

BJ: Sebbene il Canada sia uno dei paesi più tolleranti e progressisti al mondo per quanto riguarda i diritti delle persone 2SLGBTQIA+, anche qui subiamo ancora forme di omofobia. Siamo liberi di amare e di sposarci ma, come all’estero, ci sono ancora persone che vogliono diffondere odio e discriminare le famiglie come la nostra. Sul nostro profilo Instagram, @family_is_about_love, mostriamo che la nostra famiglia non è diversa da qualsiasi altra. Dopo il verdetto, abbiamo ricevuto molti più commenti ostili e omofobici. Questi commenti sono offensivi, ma con il passare degli anni abbiamo imparato a non prendercela e a ignorarli.

Frank: Facciamo del nostro meglio per educare, essere visibili e fungere da modello attraverso i social media, la nostra comunità e il nostro lavoro di educatori.

È emerso qualcosa di buono da un’esperienza così negativa?

Frank: Da quando la nostra foto è diventata virale, lavoro per un’organizzazione no-profit chiamata Men Having Babies, che aiuta uomini gay di tutto il mondo a creare le proprie famiglie attraverso la maternità surrogata.
BJ: Abbiamo scritto due libri per bambini per contribuire ad educare le persone sulla maternità surrogata e sulle famiglie omogenitoriali. Inoltre, abbiamo usato i nostri sociali per far sentire le nostre voci e parlare di giustizia sociale. Guardiamo sempre al lato positivo e cerchiamo di trasformare le esperienze negative in momenti di crescita. Più la gente ci odia, più noi diventiamo forti e orgogliosi.

La web page Frank, Bj e Milo >

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