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Vestidas de azul, la serie sequel di Veneno. Trailer e sinossi

Dopo il boom della serie originale ecco arrivare un nuovo capitolo, alla ricerca di 6 donne trans negli anni successivi al regime franchista.

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In Italia non si è mai vista, se non in anteprima a qualche Festival LGBTQIA+ nazionale, ma Veneno nel 2021 ha fatto furore in mezzo mondo. Almeno quello latino. Serie tv creata da Javier Ambrossi e Javier Calvo, ha raccontato la vita della cantante transgender e personaggio televisivo Cristina Ortiz Rodríguez, meglio conosciuta con il soprannome “La Veneno“. Tratta dalla biografia ¡Digo! Ni puta ni santa. Las memorias de La Veneno di Valeria Vegas, la serie è presto diventata di culto, anche per il modo in cui ha trattato il tema dell’identità di genere. Ora, passati due anni, Atresmedia ha dato forma a Vestidas de azul, serie sequel “spirituale” ancora una volta ispirata al libro omonimo dell’autrice Valeria Vegas.

La serie seguirà i viaggi compiuti da Valeria Vegas dopo la morte di Cristina La Veneno. Valeria si mette alla ricerca delle protagoniste di un vecchio documentario, dal titolo Dressed in Blue, che raccontava la vita di 6 donne trans negli anni successivi al regime franchista, cercando di recuperare la storia di alcuni riferimenti dai più dimenticati.

Nei panni di Valeria Vagas ritroviamo Lola Rodríguez, affiancata da Rossa Ceballos, Bimba Farelo, Chloe Santiago, Geena Román, Alma Gormedino, Penélope Guerrero e Keyla Òdena. I sette episodi andranno in onda a dicembre.

Il documentario storico da cui parte la serie sequel di Veneno, Vestida de Azul, è del 1983, con la regia di Antonio Giménez-Rico. Il doc esplorava le vite e gli amori di un gruppo di sei donne transgender che vivevano a Madrid negli anni successivi al passaggio della Spagna alla democrazia. Ma soprattutto, era il ritratto di una cultura che finalmente emergeva dall’ombra dopo essere stata nascosta per troppo tempo. La telecamera seguiva la quotidianità di Eva, Nacha, Loren, Josette, Reneé e Tamara, facendo emergere le loro storie personali.

40 anni dopo, Vestida de Azul riprende forma in una sorta di sequel cross-over, incrociando Veneno, serie inspiegabilmente mai arrivata sullo streaming italico.

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