Emerald Fennell vuole provocarci (senza farci vergognare)

La regista di Saltburn indaga il nostro lato oscuro e ci permette di tenerlo a bada.

ascolta:
0:00
-
0:00
(variety)
(variety)
3 min. di lettura

Qualche anno fa Una Donna Promettente ha aperto una conversazione che non tuttə erano prontə ad affrontare: in quel film Carey Mulligan interpretava una giustiziera della notte, pronta a farla pagare a tutti quegli uomini che pensano di portarsi a casa una ragazza ubriaca e farci quello che vogliono. La premessa del film diventa qualcosa di più tetro, fino al finale: chi l’ha visto sa di cosa parlo, quel finale non fa sconti a nessuno, e si fatica a digerirlo. Come direbbero gli inglesi: “not everyone’s cup of tea”.

Ma il cinema di Emerald Fennell non vuole conquistare tuttə: vuole provocarti, smussare le tue certezze, e farti ridere davanti una scena terribile.

Ce lo riconferma con Saltburn, opera seconda presentata al Festival del Cinema di Roma 2023 (qui potete leggere la nostra recensione in anteprima) e in arrivo domani nelle sale cinematografiche (in Italia lo vedremo direttamente su Prime Video, a data indefinita).

Se Una Donna Promettente era una spietata black dramedy sulla cultura dello stupro, Saltburn ci catapulta nei meandri dell’alta aristocrazia britannica: dentro un gotico magione, isolato nella campagna inglese, il timido Oliver Pick (Barry Keoghan) non riesce a togliere gli occhi di dosso dal ricchissimo e magnetico Felix Catton (Jacob Elordi), ritrovandosi risucchiato in una spirale di ossessione, desiderio, e follia.

Emerald Fennelll con Barry Keoghan e Jacob Elordi sul set di SALTBURN (CREDIT: Warner Bros.)
Emerald Fennelll con Barry Keoghan e Jacob Elordi sul set di SALTBURN (CREDIT: Warner Bros.)

Ne sa qualcosa o due Fennel di aristocrazia inglese: suo padre, Theo Fennell, disegna gioielli per l’alta società e le ha permesso di frequentare il rinomato  Marlborough College (dove sedevano tra i banchi gente come principessa Eugenia di York o Kate Middleton). Ne sa qualcosa anche di privilegio, e di come la classe sociale abbia ancora un impatto forte su quello che facciamo e diciamo. Come risponde ad un giornalista di NME: “In questa industria in particolare – ma anche nella tua – puoi fare qualcosa solo se i tuoi genitori vivono a Londra e hai la possibilità di lavorare gratis per anni”.

Considera i suoi vantaggi profondi e talvolta  ingiusti, ed è anche da qui che nasce Saltburn: qual è il lato oscuro del privilegio? Cosa siamo disposte a fare per emulare l’altro, per arrivare sempre più in alto e trovarci un posto in quella società? Qual è la nostra relazione con i nostri desideri, e quando diventano pericolosi?

Passiamo parecchi del nostro tempo su internet  a guardare le persone, a fantasticare su di loro, sulle vite che vivono, sui vestiti che indossano, o il cibo che preparano” spiega in un’intervista con Josh Smith “Quell’emozione diventa rapidamente disprezzo di sé, che rapidamente diventa rabbia rivolto verso di loro”.

Piuttosto che porci un pippone esistenziale, la regista sceglie di divertirsi: nelle sue parole, Saltburn è barocco, stupido, sopra le righe e fuori come un balcone. Non c’è una grande morale da tirare fuori, ma solo un contenitore per il peggio dell’essere umano.

Anche stavolta non sarà digeribile da chiunque, ma è proprio quella linea sottile che interessa a Fennell: abbiamo tuttə pensieri strani e perversi nella nostra testa. Invece di sopprimerli, perché non parlarne? E’ la vergogna che ci fa stare male. E’ la vergogna che porta alla violenza, sempre”.

Per lei raccontare storie perverse ha un potere catartico: solo dopo averle scritte capisce meglio cosa la tormenta, e quei mondi terribili frutto della sua mente fanno da antidepressivo. Non forniscono una risposta o una soluzione, ma una valvola di sfogo per il nostro lato peggiore. Permettendoci, nel migliore dei casi, di ascoltarlo e tenerlo a bada. “Come facciamo a vivere in un mondo dove certe cose esistono?” si chiede e risponde: “Non lo so. Per questo creo, perché voglio parlarne, e voglio che lo facciano anche le altre persone”.

Foto in evidenza: Variety

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Pillion, Harry Melling e Alexander Skarsgard motociclisti innamorati nel perverso film queer di Harry Lighton - Pillion - Gay.it

Pillion, Harry Melling e Alexander Skarsgard motociclisti innamorati nel perverso film queer di Harry Lighton

Cinema - Redazione 9.5.24
“Specchio specchio delle mie brame”, la sexy gallery social vip tra Ricky Martin, Fedez, Zorzi, Efron e altri - Specchio Specchio - Gay.it

“Specchio specchio delle mie brame”, la sexy gallery social vip tra Ricky Martin, Fedez, Zorzi, Efron e altri

Culture - Redazione 7.5.24
Parigi 2024, è ufficiale. Tom Daley parteciperà alla sua 5a olimpiade, record britannico nei tuffi - Tom Daley - Gay.it

Parigi 2024, è ufficiale. Tom Daley parteciperà alla sua 5a olimpiade, record britannico nei tuffi

Corpi - Redazione 8.5.24
Angelina Mango, in arrivo "La noia" in spagnolo

Angelina Mango, arriva la versione spagnola de “La noia” giusto in tempo per l’Eurovision – AUDIO

Musica - Emanuele Corbo 29.4.24
Tiziano Ferro in gara a Sanremo 2025? - Tiziano Ferro 1 - Gay.it

Tiziano Ferro in gara a Sanremo 2025?

Culture - Redazione 9.5.24
Dustin Taylor, Amici 23

Dustin Taylor: il suo percorso ad Amici 23

Culture - Luca Diana 8.5.24

I nostri contenuti
sono diversi

Lily Gladstone in Killers of the Flower Moon (2023)

Lily Gladstone vuole decolonizzare il suo genere

Cinema - Redazione Milano 2.1.24
Cate Blanchett insieme a Coco Francini e la Dott.ssa Stacy L. Smith (Good Morning America)

Cate Blanchett a sostegno dellə cineastə donne, trans, e non binary

Cinema - Redazione Milano 19.12.23
MARK SELIGER, VANITY FAIR

Tutte pazzə per Emma Stone: perché piace così tanto?

Cinema - Riccardo Conte 11.3.24
Miranda July (Vogue, 2020)

Miranda July, amarsi senza cadere a pezzi – intervista

Culture - Riccardo Conte 4.3.24
lady oscar genere non binario

Se oggi un millennial riguarda Lady Oscar, che fine fa quel buon padre che voleva un maschietto?

Culture - Emanuele Bero 28.11.23
Milena Cannavacciuolo, chiuso il crowdfunding. Raccolti 61.717 euro. "Grazie per l'amore corrisposto" - Milena Cannavacciuolo - Gay.it

Milena Cannavacciuolo, chiuso il crowdfunding. Raccolti 61.717 euro. “Grazie per l’amore corrisposto”

News - Redazione 8.4.24
Foto di Jamie Mccartney

Il Museo della Vagina include anche le persone trans*

Culture - Redazione Milano 18.1.24
Paul Mescal per Sunday Times UK (PHOTOGRAPH BY PIP)

Paul Mescal dice sì agli attori etero in ruoli gay (ad una condizione)

Culture - Redazione Milano 16.1.24