“How to have sex”, l’esordio di Molly Manning Walker: il mondo ci vuole espertə come adulti e inconsapevoli come bambini

Arriva in streaming il film della regista queer londinese che indaga i temi del consenso e dell’adolescenza, dell’amicizia e della sessualità consapevole.

ascolta:
0:00
-
0:00
"How to have sex", l’esordio di Molly Manning Walker: il mondo ci vuole espertə come adulti e inconsapevoli come bambini - Matteo B Bianchi 1 - Gay.it
3 min. di lettura

A proposito di consenso, la filosofa Michela Marzano – che abbiamo intervistato qui – ha spesso scritto di recente che cedere non vuol dire consentire. È una frase semplice, di fatto incontrovertibile, e ancora efficace, ancora nuova. Perché, ancora, parlare di consenso significa mettere i piedi sopra un territorio scivoloso. Perché, allo stesso modo, se è vero che «no significa sempre no» è altrettanto vero che un sì non è sempre, automaticamente, il segno di un lasciapassare. Il consenso è un processo, non un semplice avverbio olofrastico.

Lo dimostra molto bene anche How To Have Sex, il debutto di Molly Manning Walker, regista queer londinese dallo sguardo già evidentemente maturo e misurato. Da qualche giorno disponibile anche in Italia su una piattaforma di streaming, il lungometraggio racconta con freddo realismo l’iniziazione sessuale di una giovane inglese, Tara. Nell’estate torrida dei suoi sedici anni, lei – l’unica del suo giro a non avere ancora fatto sesso – parte con Em e Skye, le amiche di sempre, per una di quelle vacanze votate già in partenza al divertimento più impreciso e sommario.

How To Have Sex - Film (2023) - MYmovies.it

Sull’isola greca che le ospita, le ragazze si atteggiano da adulte, ma si guardano intorno come fossero bambine. Ridono e si gettano nelle folle, ma non comprendono davvero, non capiscono, forse neanche osservano ciò che succede intorno a loro, dentro di loro. Fanno tutto quello fanno, perché sanno di doverlo fare. Così bevono, simulano fellatio a bordo piscina e parlano senza ascoltarsi. È un divertimento, il loro, che non diverte. Dall’altra parte dello schermo, infatti, chi guarda è escluso dal baccanale. C’è qualcosa nel modo in cui Manning Walker costruisce le scene che sembra preparare il terreno alla tragedia. Forse sono i colori aciduli, le cromie psichedeliche che invadono lo schermo e le sclere. Forse è la musica che sovrasta le parole e i pensieri. Forse, ancora, sono i dialoghi lacunosi e claudicanti, le mancate interazioni, gli accenni di disagio rimasti inascoltati. Forse è soprattutto un riattivarsi della memoria, la consapevolezza inammissibile di aver vissuto (o di aver desiderato vivere) una situazione simile. Di essere stati tutti – tutte, ancor di più – seppur in maniera diversa, protagonistə di una messinscena, di quel susseguirsi posticcio di riti di passaggio, di soglie da attraversare per dirsi adultə. Una pantomima, a tratti grottesca e a tratti spaventosa, che indirizza i desideri e le aspettative, che muove i corpi come si muovono le marionette, che cancella le soggettività in nome di una gozzoviglia affollata e informe, che trasforma i sogni in smanie, l’eccitazione in ansia, le gioie in trofei già impolverati. È con questo spirito, dunque, che si partecipa passivamente all’ubriachezza adolescenziale raccontata magistralmente in How To Have Sex. Ed è con lo stesso spirito che si giunge al punto di rottura, al momento capitale che trasforma il presentimento del disagio in certezza dell’inevitabilità, la paura del rischio in pericolo esperito.

Nel suo viaggio verso la perdita di quella chimera che è la verginità – costrutto sociale imposto dall’eteropatriarcato – Tara si allontana a poco a poco dalle amiche per provare a sentirsi paradossalmente più vicina. Le lascia alle sue spalle per provare a essere come loro. Allora, finisce di notte su una spiaggia con Paddy, un giovane conosciuto qualche sera prima e l’epilogo è già tristemente scritto. Il film scivola così verso il suo finale, immobilizzante e tenerissimo, senza essere mai giudicante e didascalico. Manning Walker non prova neanche a spiegare ciò che è inspiegabile, non prova a fare chiarezza nello gnommero della post-adolescenza, ma si limita (fortunatamente) a metterlo in scena, a fotografarlo.

undefined

How To Have Sex – mi sembra – è soprattutto questo: un film, splendidamente riuscito, sul consenso e le pressione sociali, che non mette alla gogna chi colpisce e abusa o chi sordidamente manipola, ma che osserva dall’alto e ci trova ancora tuttə impreparatə e silenziosə, miseramente arresə e disarmatə di fronte alle aspettative di un mondo che ci vuole espertə come adulti e inconsapevoli come bambini. Lo fa capire bene Manning Walker: non è che non sappiamo come fare sesso – how to have sex – è che non sappiamo come parlarne. Non abbiamo ancora, come società, trovato le parole. E ogni cosa senza parole, ogni cosa muta e impronunciabile, è una cosa confusa, un fatto pericoloso, una terra biforcuta.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Sethu, è uscito il suo primo album "Tutti i colori del buio"

Sethu e i colori del buio: “Canto per tendere una mano a me stesso e agli altri, dopo Sanremo la depressione” – Intervista

Musica - Emanuele Corbo 17.5.24
Francesco Cicconetti, l'Università di Urbino gli riconosce l'identità di genere anche sul diploma - Francesco Cicconetti - Gay.it

Francesco Cicconetti, l’Università di Urbino gli riconosce l’identità di genere anche sul diploma

News - Redazione 17.5.24
Bridgerton, la showrunner Jess Brownell annuncia l'arrivo di una storia d'amore queer - BRIDGERTON 302 Unit 00627R - Gay.it

Bridgerton, la showrunner Jess Brownell annuncia l’arrivo di una storia d’amore queer

Serie Tv - Redazione 16.5.24
Andrew Scott per Quinn (2024)

Andrew Scott presta la voce ad un’app di racconti erotici

Culture - Redazione Milano 16.5.24
Parigi 2024, le drag queen Minima Gesté, Miss Martini e Nicky Doll sfilano con la torcia olimpica - Parigi 2024 le drag Minima Geste Miss Martini e Nicky Doll sfilano con la torcia olimpica - Gay.it

Parigi 2024, le drag queen Minima Gesté, Miss Martini e Nicky Doll sfilano con la torcia olimpica

Corpi - Redazione 16.5.24
Nemo The Code significato e come è nata

Nemo, il magnifico testo non binario di “The Code” è nato così: ecco cosa racconta davvero

Musica - Mandalina Di Biase 13.5.24

I nostri contenuti
sono diversi

Tutto su mia Madre di Pedro Almodovar compie 25 anni - tutto su mia madre - Gay.it

Tutto su mia Madre di Pedro Almodovar compie 25 anni

Cinema - Federico Boni 26.3.24
David di Donatello 2024, Milena Vukotic Premio alla Carriera - Milena Vukotic Credits ph. Fiorenzo Niccoli - Gay.it

David di Donatello 2024, Milena Vukotic Premio alla Carriera

Cinema - Redazione 10.4.24
Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - cover Oscar 2024 - Gay.it

Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori

Cinema - Federico Boni 11.3.24
libri mascolinita tossica patriarcato

Abbasso il macho: 5 libri per riscrivere la maschilità

Culture - Federico Colombo 29.11.23
Parliamo di "Estranei" al Circolo Mario Mieli, un talk per il nuovo capolavoro di Andrew Haigh - Lipnotico bacio di Andrew Scott e Paul Mescal nella prima clip di All of Us Strangers Estranei. VIDEO - Gay.it

Parliamo di “Estranei” al Circolo Mario Mieli, un talk per il nuovo capolavoro di Andrew Haigh

Cinema - Redazione 4.3.24
Rosso, bianco e sangue blu 2? Taylor Zakhar Perez alimenta le speranze di un sequel - Rosso bianco e sangue blu - Gay.it

Rosso, bianco e sangue blu 2? Taylor Zakhar Perez alimenta le speranze di un sequel

Cinema - Redazione 26.2.24
Il Colore Viola (2024)

“Il Colore Viola”, tutto quello che sappiamo sulla nuova versione (anche) queer

Cinema - Redazione Milano 10.1.24
Gianna Nannini: "Carla mi ha salvata, l'unica persona che in tutta la mia vita mi ha sempre sostenuto" - Sei nellanima foto Ralph Palka SNA 491A7764 - Gay.it

Gianna Nannini: “Carla mi ha salvata, l’unica persona che in tutta la mia vita mi ha sempre sostenuto”

Culture - Federico Boni 24.4.24