Conclusa la settimana del Festival di Sanremo, che l’ha visto protagonista assoluto con 5 quadri che hanno scatenato bigotti e cattoestremisti, suscitando le ire di un vescovo, degli esorcisti d’Italia e di Famiglia Cristiana, Achille Lauro ha annunciato l’uscita del suo nuovo disco. Il 16 aprile, con pre-order già partito.
Lauro il titolo del progetto, che vede un impiccato in copertina, rimandando al celebre ‘gioco’ in cui bisogna indovinare una parola tirando lettere a caso, nella speranza di non sbagliarne troppe facendo così comparire l’omino appeso alla forca.
Per chi ha scelto di essere e di goderne. Per chi se ne frega. Per chi ha conosciuto la fine e della fine ha fatto il suo nuovo inizio. Per tutti gli incompresi, come lo siamo noi.
Questo l’annuncio social da parte del cantante, di ritorno nei negozi a due anni da 1969, non volendo contare i due album di cover usciti nel 2020, 1990 e 1920. In passato Lauro aveva parlato di questo nuovo progetto come qualcosa di ‘rivoluzionario’, pronto a “cambiare la musica italiana“. Sarà davvero così? Ancora poco più di un mese e lo scopriremo.
Nell’attesa anche Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia, ha voluto ringraziarlo per il nuovo bacio a Boss Doms al Festival di Sanremo, in quanto “segnale contro omofobia, discriminazioni e pregiudizi“.
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