Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, il nuotatore Alex Di Giorgio si è raccontato al pubblico tra carriera e vita privata con grande onestà, ripercorrendo le tappe più difficili del suo percorso che lo hanno portato ad oggi ad accettarsi così com’è senza più il bisogno di doversi nascondere per paura del giudizio altrui o di ripercussioni sul piano lavorativo.
Il nuoto, stando alle sue dichiarazioni, non è mai stata la sua prima passione ma ci si è ritrovato per necessità: sin da piccolissimo, infatti, Alex soffriva di asma e pertanto i medici hanno consigliato alla sua famiglia di fargli praticare quello sport. “Quando ero piccolo ho iniziato a fare nuoto e inizialmente non mi piaceva. Infatti, mi buttavo in acqua, strillavo, piangevo, ne facevo di ogni“, ha svelato l’ex concorrente di Ballando con le stelle.
La sua vera passione, infatti, è sempre stata la recitazione che però all’età di 15 anni ha dovuto, o forse voluto, accantonare perché il nuoto lo stava portando ad altissimi livelli. Da quel momento è stato un susseguirsi di medaglie e di riconoscimenti anche se, come ha dichiarato egli stesso, quella passione per il mondo dello spettacolo non è mai scomparsa del tutto e ora che la sua carriera da nuotatore è terminata ha deciso di darsi una nuova possibilità, inseguendo il suo sogno da bambino.
Lo ha dimostrato partecipando a Ballando con le stelle dove ha potuto essere sé stesso al 100% ed è arrivato ad un passo dalla vittoria in compagnia del suo fedele compagno Moreno Porcu.
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La lunga chiacchierata tra Alex Di Giorgio e Silvia Toffanin è poi proseguita in un’altra direzione: la sua storia privata e tutti gli alti e bassi collegati al percorso di accettazione che il nuotatore ha dovuto compiere prima di svelare orgogliosamente al mondo di essere gay.
“Io l’ho capito intorno ai 20, 21 anni. L’ho capito silenziosamente nel senso che i 20/22 anni di dieci anni fa non sono gli stessi magari di ora. Non c’erano tutti questi social. Non c’era neanche questa facilità nella divulgazione anche nei social“, ha risposto con difficoltà Alex alla domanda di Silvia Toffanin su quando si fosse reso conto delle sue preferenze sessuali.
Proseguendo nell’intervista, Di Giorgio ha poi raccontato del difficile momento nel quale è stato costretto – dal volere di terzi – a fare coming-out con gli amici e con coloro che facevano parte del suo mondo sportivo: “Dopo un po’ di mesi [dalla fine della sua relazione con l’ex, ndr] succede che inizio ad avere su Instagram svariate richieste da profili falsi i quali erano tutti incentrati su foto che avevo con lui“.
“Iniziano ad arrivare sempre di più – prosegue Alex – fino a quando me ne arriva una in particolare che aveva lo stesso identico nickname che aveva mia mamma su Skype […]. In realtà dietro quel nickname si nascondeva quest’altra persona [l’ex fidanzato, ndr]“: così l’ex nuotatore ha raccontato a Silvia Toffanin alcuni episodi di stalking ad opera del suo ex fidanzato che poi si è spinto oltre, inviando ad una lunga schiera di contatti alcune foto che li ritraevano insieme in pose inequivocabili, svelando di fatto a tutti l’omosessualità di Alex.
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“Io un giorno finisco allenamento e mi ritrovo qualcosa come 40/50 notifiche sul telefono di amici miei, sia dello sport che fuori, che mi dicono ‘Alex ma devi dirci qualcosa?’ perché aveva mandato anche lì le foto e aveva detto che io ero gay e che avevo avuto una relazione con lui“.
Insomma, un racconto molto toccante quello di Alex Di Giorgio che ha svelato che in quei momenti così difficili ha persino pensato di togliersi la vita: “Si è creata una situazione devastante. Mi sono chiuso in una stanza per tre giorni e pensavo di farla finita“.
Poi, fortunatamente, Alex con il supporto delle persone care è riuscito a risollevarsi e seppur con delle dolorose cicatrici ora ha dimostrato di apprezzarsi e di riuscire ad essere sé stesso e soprattutto di credere ancora nell’amore, del quale ha conosciuto molti lati oscuri ma che è certo sia composto anche da lati positivi, ancora inesplorati.
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