Trovare qualcuno con cui uscire, di questi tempi, è un lavoro a tempo pieno. Tutte le opzioni di cui disponiamo oggi dovrebbero essere teoricamente un incentivo, ma spesso per donne e non maschi interessat* a donne e non maschi esse risultano una complicazione in più.
Per la controparte gay, la risposta è ovvia: Grindr è ancora oggi la numero uno in Italia – ma anche a livello globale – per gli incontri tra uomini. Per gli etero, qualsiasi terreno è facilmente navigabile – dal momento che la maggior parte delle app di dating sono modellate secondo le loro esigenze.
Tuttavia, non si parla abbastanza delle altre app di dating, quelle specifiche per donne e non maschi che vogliono conoscere altr* donne e non maschi. In questo articolo, esploreremo quali sono le tre migliori opzioni disponibili secondo l* utenti, e ne verificheremo i pro e i contro!
Wapa: App Per Incontri Lesbici
Pro:
- Vasto pubblico che la utilizza, quindi molte possibilità tra cui scegliere
- Traduttore incorporato
- Moderazione veloce e responsiva alle segnalazioni dell* utenti
Contro
- Funzioni limitate nella versione free
- Processo di registrazione troppo permissivo
- Frequenti malfunzionamenti
- Pubblicità insistenti nella versione free
Wapa si configura come l’opzione più simile a Grindr nel panorama delle app di dating che operano in Italia. In precedenza conosciuta come Brenda, Wapa è considerata la più popolare al mondo per gli incontri tra donne e non maschi.
Purtroppo, stando a quanto dichiarano le varie recensioni, il processo di registrazione non implica una verifica rigida – il che da spesso spazio a profili fake e uomini eterosessuali che si fingono donne con l’unico obiettivo di farsi inviare foto e video hot.
Immancabili anche qui le donne impegnate a caccia di eventuali “unicorni”, ovvero donne o non maschi da condividere con il proprio partner – solitamente uomo eterosessuale. Purtroppo, questo non viola le linee guida di Wapa.
Per togliere le fastidiose pubblicità che compaiono costantemente a quasi ogni operazione compiuta sull’app, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento, che parte dai 3,99€ per un mese, 7,96€ per tre mesi o 23,87€ per 12 mesi.
Zoe: Lesbian Dating & Chat App
Pro:
- La versione free è quasi utilizzabile
- I profili possono ricevere una verifica ufficiale, distinguendo quelli reali dai fake
- L’app è altamente personalizzabile e modellata secondo gli interessi degli utenti
Contro:
- Il pubblico qui è più ridotto rispetto ad altre app
- Per filtrare ulteriormente i profili a seconda degli interessi è necessaria la versione premium
Zoe è forse la versione più simile a Tinder di un’app di dating per donne e non maschi. Il concetto è lo stesso: swipe left per fare match, swipe right se non è il tuo tipo. Si tratta della seconda app di dating per incontri tra donne e non maschi più popolare in Italia.
Il processo di verifica, qui, è un po’ più stringente rispetto a Wapa, ed esiste una funzionalità che permette di verificare il proprio profilo. Zoe non è però immune da account fake e “unicorn hunters”, che però è possibile segnalare in maniera semplice e veloce.
L’app è solo in inglese, ma la sua interfaccia semplice e intuitiva risulta utilizzabile anche da chi non mastica molto la lingua. L’unica pecca, sono le limitazioni poste dalla versione free – che sebbene non impediscano totalmente l’utilizzo dell’app, risultano molto fastidiose.
Quindi, se si desidera utilizzare appieno tutte le funzionalità, è necessario sottoscrivere un abbonamento per nulla economico, che supera i 100€ all’anno.
HER – Lesbian, bi & queer dating
Pro
- Pubblico abbastanza vasto e variegato
- Abbastanza utilizzabile anche con la versione free
Contro
- Pubblicità invasive
- Pochi filtri di ricerca disponibili nella versione free
Anche HER è solo in inglese, e risulta molto più popolare all’estero che in Italia. Si propone con un ambiente sicuro e inclusivo per donne e non maschi, tuttavia anche qui esiste un grosso problema di violazione delle linee guida che spesso non viene abbastanza preso in considerazione.
Anche qui – più che in altre app – è possibile trovare persone che non c’entrano niente, tra cui uomini eterosessuali e coppie. E, nonostante le segnalazioni, è difficile portare questi profili ad essere eliminati, perché le maglie sono molto larghe.
Inoltre, il pop-up per l’acquisto della versione Premium è molto invasivo, e compare una volta ogni due o tre azioni che si compiono sull’app. La versione a pagamento in questione, inoltre, è decisamente cara: si parla di 16,49€ al mese per il profilo Gold, e 27,49€ al mese per quello Platinum.
App per incontri lesbici: reggono il confronto con Grindr?
La semplice risposta è no. Ciascuna delle app che abbiamo analizzato fin’ora manca di una o più elementi fondamentali per essere completa: dove c’è un maggiore monitoraggio, ci sono meno profili. Dove è possibile sfruttare di più le funzionalità free, la continua pubblicità fa crashare l’app.
Grindr offre, nella sua versione gratuita, tutte le funzionalità necessarie di una vera app di dating, e monitora in maniera più efficace la community per assicurare la sicurezza dei propri utenti.
Sebbene negli ultimi mesi in molti abbiano lamentato la presenza di diversi e fastidiosi bug al suo interno, Grindr rimane comunque l’app di dating LGBTQIA+ più curata e utilizzata: peccato che sia solo per uomini.
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