Il senato argentino ha approvato nella notte la legge sull’identità di genere destinata, secondo molti, a diventare modello a livello internazionale. La norma, infatti, definisce l’identità di genere come "un’esperienza intima e personale" e stabilisce come requisito il compimento della maggiore età, per ottenere carta d’identità e certificato di nascita nuovi. L’ok alla legge rappresenta una conquista per le comunità gay, lesbica e trans, che ieri sera ha festeggiato nelle strade di Buenos Aires, e viene accolta come un fondamentale passo avanti in tema di Diritti umani. Ogni cittadino del Paese da ora in poi potrà chiedere di riportare sul proprio documento il sesso, a seconda della propria personale percezione, e sulla base di questo si vedrà garantito anche l’accesso agli specifici servizi sanitari.
La normativa, che aveva già ricevuto il disco verde alla camera dei deputati nel dicembre scorso, è stata approvata con 55 voti a favore ed un solo astenuto, dopo tre ore di dibattito, e 25 interventi.
Ma c’è un’altra buona notizia per la comunità lgbt sudamericana. Sempre ieri, infatti, il parlamento cileno ha approvato una legge contro i crimini di odio, mesi dopo che un gruppo di neonazisti aveva aggredito a morte un giovane gay.
La legge, che era in stallo da sette anni, è stata approvata con 25 voti a favore e 3 contrari.