AOSTA – L’Arcigay chiedera’ nei prossimi mesi alle Regioni di finanziare consultori per le coppie gay. Lo ha annunciato, in una nota, Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell’Arcigay.
"Non c’e’ dubbio – dichiara Mancuso nel comunicato – che per il nostro Paese le coppie gay siano invisibili: non sono riconosciute da alcuna legge, a differenza di molti Stati europei, non sono censite e, a eccezione di alcune Regioni (Valle d’ Aosta, Emilia Romagna e Toscana) non possono accedere in quanto tali ad alcun contributo o servizio sociale. E’ quindi necessario che le famiglie gay vengano aiutate a emergere a diventare soggetti di diritto".
"Per tutte queste ragioni – prosegue la nota – l’ Arcigay promuovera’ dall’ autunno la costituzione di consultori, o rafforzera’ quelli gia’ esistenti, che si occupino di sostenere legalmente e psicologicamente le coppie gay o le persone che intendono formare un gruppo familiare. Come gia’ avviene nei confronti dei consultori privati gestiti dalle organizzazioni cattoliche, l’ Arcigay chiedera’ a Regioni, Comuni e Province di finanziare questo nuovo servizio sociale che ha tra i suoi scopi il benessere psicofisico delle persone e lo sviluppo di una tipologia di famiglia stabile e integrata nella societa’".
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.