L’ultima follia trans-omofoba della settimana arriva da Genova, per bocca di un docente del liceo classico D’Oria.
Sui social il professore Andrea Del Ponte, insegnante di Greco e Latino nonché presidente nazionale del “Centrum Latinitatis Europae”, ha così voluto commentare l’ormai celebre puntata di Alla Lavagna con Vladimir Luxuria: “No alle lezioni di transessualità per bambini con i soldi pubblici: chiudete il programma “Alla lavagna” su Rai3”. “Firmiamo in massa! Basta con il plagio delle menti dei bambini ad opera dei pervertiti sulla tv di Stato”.
Un’inqualificabile e inaccettabile follia che ha costretto la preside Maria Aurelia Viotti, via LaRepubblica, a prenderne immediatamente le distanze. “Sono assolutamente dispiaciuta per questo episodio e, anche se non ne siamo responsabili né io né la scuola, chiedo scusa all’onorevole Luxuria per quanto scritto dal mio collega. Se quella considerazione fosse stata espressa in classe procederei con le sanzioni, ma essendo stata scritta su Facebook non ho titolo, anche se ne parlerò sicuramente con il professor Del Ponte. Devo dire che non ho mai ricevuto segnalazioni che possano far pensare ad esternazioni di questo genere con gli studenti. Penso non sia mai accaduto e mi auguro non accadrà mai, anche se comprendo le preoccupazioni su eventuali studenti gay espresse da Luxuria. Da parte mia posso solo ribadire quanto il nostro liceo sia orientato alla massima apertura e alla discussione, come abbia nel suo dna la tolleranza. Oltre all’offesa per le persone coinvolte, l’aspetto che più mi rattrista è che non vorrei che il pensiero di un docente venisse scambiato per quello degli 80 professori del liceo dando così un’immagine sbagliata della nostra scuola”. “Apro le nostre porte a Vladimir Luxuria e spero davvero che si possa organizzare un incontro pubblico”.
Vladimir, finita in un vergognoso tritacarne mediatico dopo la puntata di Alla Lavagna, posticipata in seconda serata dalla Rai dopo averla più volte fatta slittare, si è detta “amareggiata”, per quanto letto, “perché essendo laureata in Lettere speravo che chi ha avuto la possibilità di studiare la Letteratura, come è nel caso del professor Del Ponte, ne avesse ricavato un’apertura mentale più ampia. E sono spaventata perchè penso che questo docente sia un vero pericolo. Non voglio immaginare cosa potrebbe provare un adolescente gay nella sua classe dopo aver letto quelle considerazioni sui social. Anzi, lo so: cercherebbe di nascondersi, di annullarsi per il timore di essere scoperto“. “La sua idea è che chi è come lui è normale, gli altri sono deviati. È un atteggiamento contrario alla morale, alla didattica e al rispetto e il professor Del Ponte andrebbe allontanato dall’insegnamento. Mi appello alla preside affinché apra un confronto su questi temi, io sono disposta a venire al D’Oria per un dibattito sereno con tutti”.
Il prof Del Ponte, va ricordato, non è nuovo a simili esternazioni. Già nel 2015 si era detto dalle pagine de LaRepubblica ‘assolutamente contrario alla teoria gender nelle scuole’, parlando addirittura di ‘follia’, di ‘smantellamento di un pilastro fondamentale della civiltà europea e occidentale’. Da un’idea, per quanto discutibile e bigotta, si è ora passati all’insulto. Possibile che ad un simile soggetto sia data l’opportunità di formare intere classi di adolescenti?
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.