53enne fresca di nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista grazie a King Richard, al fianco di Will Smith, Aunjanue Ellis ha fatto coming out nel corso degli ESSENCE Black Women in Hollywood Awards, sfilando sul red carpet con una giacca in strass firmata Dolce & Gabbana con scritto sulla manica “Queer“.
Intervistata da Variety, Ellis si è detta stupita che in pochi abbiano notato quel preciso e voluto particolare: “Ho pensato, ‘perché molte non ci hanno prestato attenzione?’. E mi sono detta, ‘Probabilmente hanno pensato che ci fosse scritto ‘Queen'”. “Non era che mi aspettassi una sorta di reazione importante o qualcosa del genere. Uno dei miei familiari se ne è accorto, ma nessun altro lo ha fatto”.
In famiglia e tra i colleghi, Aunjanue è dichiaratamente bisessuale da tempo, ma solo ora ha deciso di esplicitarlo pubblicamente. “Sono un work in progress, la mia famiglia e la mia comunità sono lavori in corso”. “Credo davvero che sia importante dirlo perché non sono sola. L’amore è amore'”.
Da ragazzina cresciuta nella Bible Belt (area che comprende gli Stati Uniti meridionali, per lo più appartenenti al movimento evangelico) Ellis si è resa conto di essere queer all’età di 8 anni, ma ha a lungo cercata di ‘allenarsi’ nel provare attrazione per i ragazzi.
“La solitudine è così solitaria, è violenta”, ha detto. “È violenta perché devi letteralmente rimboccarti le maniche e mettere al loro posto così tante parti di te per essere accettabile, in modo che le persone non scappino. È stato estenuante. Ecco com’è stata la mia infanzia. Ecco com’è stata la mia adolescenza. Conoscevo la mia sessualità, ma non esisteva un modello, non ce n’era alcun esempio, non c’era posto per questo, e certamente nessun perdono”.
Nell’intervista, Aunjanue ha poi ricordato l’omofobia affrontata sulla propria pelle, dinanzi a persone che non conoscevano il suo orientamento sessuale, facendo battutacce al suo cospetto. Così Ellis li ha presi di petto. “Ero tipo, ‘Guardate, vi amo tutti. Apprezzo le mie relazioni e le mie amicizie, il lavoro e tutto il resto insieme a voi, ma dovete sapere che sono bisessuale’. ‘Quindi quando dite queste cose, quando vi sentite in intimità con me, sappiate che sono cose queer-fobiche, che state parlando di me. E fa male’. Ci sono supposizioni su di me, forse è perché sono una donna di colore del Mississippi? Perché sono in là con gli anni? Non so quali siano i meccanismi che impediscono loro di elaborare il concetto, o non sono semplicemente in grado di credere che allo stesso modo in cui sia nera, sono anche queer. Questo è ciò che sono.”
Questo vuol dire che le attrici dichiaratamente queer nominate agli Oscar quest’anno non erano due, ovvero Kristen Stewart la premiata Ariana DeBose, bensì tre.
Debuttante al cinema nel 1996 con Desert Moon, Ellis ha preso parte negli anni a film come Men of Honor – L’onore degli uomini, Ray, Colpo di fulmine – Il mago della truffa, Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana, The Help, The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo, Se la strada potesse parlare e per l’appunto Una famiglia vincente – King Richard, con cui ha strappato candidature anche ai Golden Globe, Critics’ Choice Awards e Satellite Award.
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