Insulti omofobi, minacce, vessazioni. E’ la vita di un 15enne della provincia di Bergamo che da ormai un anno vive una vita impossibile perseguitato da anonimi stalker che continuano a minacciarlo. I genitori, solidali col ragazzo, hanno iniziato a sporgere denunce contro anonimi già dallo scorso novembre, nel tentativo di risalire all’identità dei persecutori del figlio e di fermarli.
Come riferisce l’eco di Bergamo, tutto è iniziato quando nella cassetta della posta della famiglia del ragazzo, qualcuno ha lasciato una lettera anonima in cui si leggeva: “È una promessa, ti faremo fare la fine del ragazzo “rosa” di Roma”. Il riferimento è ad Andrea, il ragazzo di Roma suicida a 15 anni, diventato famoso come “il ragazzo dai pantaloni rosa”. Una minaccia terribile che tradotta significa: “Ti porteremo al suicidio”.
“Siamo stanchi – ha confessato il padre del ragazzo, che vive insieme alla sua famiglia nei pressi di Sarnico, al quotidiano bergamasco – e proviamo un senso di angoscia per nostro figlio, vittima di una situazione ormai inaccettabile”.
Le offese e gli insulti al giovane sono arrivati anche tramite i social network, ma questa volta non è Facebook al centro della vicenda, bensì Ask, molto usato dagli adolescenti. E sul profilo del ragazzo proprio su Ask, anonimi stalker hanno scritto cose come: “Sei lo schifo dell’umanità, ci vorrebbe ancora Hitler”. Su quest’ultima vicenda sta indagando la polizia che potrebbe risalire all’identità di chi a pubblicatol’insulto grazie ai dati conservati sia dal social network che dal provider.