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Bersani su Vannacci: “Se diamo dell’anormale a un gay, possiamo dare del cogli*ne a un generale?”. Il video è virale

“Dite pure quel che volete ma non venitemi a raccontare, a contrabbandare, per critica al politicamente corretto quel che è un arretramento della civiltà. Delle conquiste per cui della gente si è fatta un mazzo così più di te nell’esercito”.

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Bersani su Vannacci: "Se diamo dell’anormale a un gay, possiamo dare del cogli*ne a un generale?”. Il video è virale - bersani - Gay.it
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Il “caso Vannacci” continua a scuotere l’Italia, a 3 settimane dall’uscita del suo contestatissimo libro che rumor alla mano avrebbe venduto l’incredibile cifra di 70.000 copie, arricchendo il chiacchierato generale. Un libro grondante omofobia, sessismo e xenofobia, sempre difeso dal diretto interessato anche in tv, tanto da rivendicare il diritto all’odio. E se una parte del governo lo difende, pensando addirittura ad un’ipotetica candidatura alle prossime europee, nel weekend è stato Pier Luigi Bersani a prendere di petto l’argomento nel corso della Festa nazionale dell’Unità di Ravenna, diventando presto virale.

L’ex segretario del Partito Democratico, 3 volte ministro e Presidente della Regione Emilia-Romagna, ha parlato di un “bar Italia” in cui tutti si prendono la libertà di dire qualsiasi cosa, seminando odio a buon mercato.

“Quando leggi quelle cose lì pensi, sciogliamo l’esercito, le istituzioni e facciamo un grandissimo bar. Il bar Italia. Il bar del mondo per il diritto, dove puoi dare dell’invertito ad un omosessuale, puoi dare della fattucchiera ad una femminista, dove puoi dare del negro ad un nero, puoi dire ad un ebreo che però la shoah non esageriamo. Quel bar lì non sarebbe mai vuoto in Italia. Basta andar nei bar. E qui bisogna andare diritti, e a me resta una domanda, sincera. Se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale ad un omosessuale, è possibile dare anche del coglione ad un generale? Vorrei chiederlo”.

E giù applausi, una pioggia di applausi per Bersani, che ha poi proseguito. “Se parlano da bar, dobbiamo parlar da bar anche noi un po’. Dite pure quel che volete ma non venitemi a raccontare, a contrabbandare, per critica al politicamente corretto quel che è un arretramento della civiltà. Delle conquiste per cui della gente si è fatta un mazzo così più di te nell’esercito. Se c’è da fare il politicamente scorretto, son capace anche io. Ma quelle non sono parole”.

Parole, quelle scritte e pronunciate da Vannacci, che hanno suscitato un terremoto politico, senza però smuovere la premier Giorgia Meloni, da tre settimane assolutamente silente. E qui Bersani ha concluso.

“La premier ha detto la sua sulle fosse ardeatine, dicendo che li han messo lì in quanto italiani. Per il resto quando ha parlato De Angelis, quando ha parlato Giambruno capisco, quando ha parlato Vannacci, zitta, girare l’angolo. Io sono donna, io sono madre, io faccio il pesce in barile. Questo è, questa è la linea”.

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