Dopo un’estate di disinformazione battente, e quasi del tutto indirizzata al puro discredito nei confronti delle famiglie arcobaleno e della comunità LGBT, il ‘caso Bibbiano‘ si sta letteralmente sgretolando. Dopo il tribunale dei minori di Bologna, che ha sottolineato come non ci siano state ‘anomalie’, la Cassazione ha revocato i domiciliari con obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, sindaco Pd di Bibbiano indagato lo scorso giugno a seguito dell’esplosione dello scandalo “Angeli e Demoni”, presunto sistema di affidi illeciti di minori.
Tutto è partito da un’indagine dei carabinieri di Reggio Emilia, che scopre un presunto sistema illecito legato agli affidi di minori: secondo i pm di Reggio Emilia, alcuni psicologi e assistenti sociali avrebbero alterato atti ufficiali e condizionato psicologicamente bambini con l’obiettivo di far emergere violenze e abusi in famiglia in realtà inesistenti. Bimbi poi affidati ad altre coppie. Una di queste (soltanto UNA), era composta da due donne. Apriti cielo. Il ‘caso Bibbiano’ è inspiegabilmente diventato strumento di deligittimizzazione nazionale nei confronti delle famiglie arcobaleno, alimentando odio e disinformazione.
Dopo sei mesi da incubo, Andrea Carletti è ora tornato a tutti gli effetti libero, anche se mai direttamente coinvolto nelle vicende degli affidi, ma indagato d’abuso d’ufficio e falso per aver affidato degli spazi pubblici all’associazione “Hansel e Gretel”, che si occupava della psicoterapia dei bambini. Le motivazioni non sono state ancora rese pubbliche, ma la Cassazione, nella revoca d’arresto, ha sottolineato come non sussistessero le condizioni per l’arresto del sindaco. Secondo quanto riportato da LaRepubblica, Carletti si sarebbe detto ovviamente soddisfatto: “È un importante passo verso la verità. Stasera sono felice, è finito un incubo”.
Gli pseudogiornalisti di Rete 4 non lo fanno lo speciale per sbugiardare sé stessi?