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Bruciasse il cielo, Blanco si racconta nel suo road movie: “Dopo tanto successo ora vorrei sparire per un po’”

"Bruciasse il cielo" dal 9 novembre in esclusiva su Prime Video: dal lavoro in pizzeria ai viaggi in America, passando per le performance esclusive e i bagni di folla negli stadi dell’estate 2023.

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Blanco, Bruciasse il cielo
Blanco, Bruciasse il cielo
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Siete pronti ad addentrarvi nel mondo di uno degli artisti più influenti della musica italiana degli ultimi due anni?

Blanco, con il suo road movie “Bruciasse il cielo”, prodotto da DeAntartica e URUBAMBA STUDIO, co-prodotto da Illmatic Film Group in associazione con Except, per la regia di Simone Peluso, ci porta nel dietro le quinte della sua vita pubblica, mostrandoci ricordi, emozioni e sentimenti inediti direttamente dal pavimento di una stanza scelta come location per quelli che potremmo definire come i suoi confessionali.

 

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Dai viaggi in America a quelli in Bolivia per concepire il suo ultimo album “Innamorato”, dalle performance esclusive in luoghi suggestivi a Venezia, Firenze e Napoli fino ai bagni di folla negli stadi dell’estate 2023, passando per il suo rapporto con la famiglia, con il suo produttore Michelangelo e con il successo: “Quando vivi la vita di corsa è difficile che ti fermi e pensi a cosa stai sbagliando, fai tutto quello che ti arriva. Quest’anno ho fatto tutto, e io sono uno che fa sempre scelte d’impulso. Una vita tutta calcolata fa schifo“.

Spazio anche ai flashback sulla sua vita passata: nel docufilm, infatti, grazie al recupero di vecchie storie pubblicate sul suo profilo Instagram, vediamo un giovane Blanco mentre si divide tra la pizzeria in cui operava come pizzaiolo e la sala d’incisione a Rho Fiera a Milano in cui, con 100€ a seduta, incideva i suoi primi singoli e muoveva i primi passi nel mondo della musica.

Blanco, Bruciasse il cielo
Blanco, Bruciasse il cielo

 

Blanco, le sue confessioni in “Bruciasse il cielo

Mi è cambiata la vita subito, tutto d’un tratto. Completamente. All’inizio lavoravo in pizzeria, facevo le pizze e le patatine fritte e poi un giorno, boom, è esploso tutto […]. La prima volta che ho scritto una canzone ero in camera mia e ho iniziato a strillare“, racconta Blanco in “Bruciasse il cielo”: “Sono uscito dalla stanza e mia mamma mi fa: sei un po’ stonatino, però provaci. Vado da mia sorella e lei mi guarda e mi dice che è una me***“.

Nonostante questo, Riccardo Fabbriconi ha creduto nelle sue potenzialità e ha fatto ricredere tutti (tanto che ora – e chi lo avrebbe mai detto – siamo tutti qui a guardare questo road movie che racconta la sua carriera di appena due anni), persino quei genitori inizialmente scettici che ora sono per lui fonte d’ispirazione: “Mia mamma è la mia ispirazione. Tutte le notti, prima di andare a dormire, scrivo ‘Buonanotte mamma. Ti amo’“.

Insomma, nel road movie – che poco ha del noto genere cinematografico – Blanco cerca di raccontare chi è, nei suoi contrasti: dalla parte più divertente e leggera a quella più seria, più intima, lasciando spazio anche ai suoi dolori e alle sue paure.

“Bruciasse il cielo è un diario in cui racconto l’emozione di questa corsa, di questi ultimi anni, in cui mi sembra di avere avuto pochissimo tempo per pensare e in cui a guidarmi è spesso stato l’impulso. Ci sono dentro i miei primissimi approcci alla musica, le mie prime cazzate, i viaggi, i miei affetti, la voglia di condividere e la paura della solitudine”, racconta Blanco.

blanco bruciasse il cielo
Blanco – Bruciasse il cielo

Bruciasse Il Cielo è un po’ come se chiudesse il cerchio: di quest’anno, di “Innamorato”, di tante cose che hanno fatto parte di questo percorso incredibile. Credo che ogni album sia una fotografia di un diverso momento di vita, e questo pezzo celebra e chiude questa ultima fase lasciando aperte le porte per nuove strade. Mi piaceva l’immagine del fuoco nel cielo: “bruciasse il cielo”, una specie di giuramento solenne, uno di quelli che lanci con il cuore in mano, a persone e in situazioni davvero importanti. E il fuoco è un elemento che mi ha sempre affascinato, una forza che sì, distrugge, ma che getta le basi per poter ricostruire da zero”, ha aggiunto.

“Credo che questo road movie rappresenti la chiusura di qualcosa. Dopo questo periodo così pieno vorrei stare fermo, sparire per un po’, perché mai come oggi ho la consapevolezza di voler fare musica e basta”, ha dichiarato l’artista dei record in occasione dell’uscita del suo road movie, presentato mercoledì 7 novembre a Milano negli spazi del Metropol di Dolce & Gabbana al quale hanno preso parte anche diversi volti noti tra cui Gaia – che aprirà tutti i concerti di Elodie – e Mahmood con il quale ha un rapporto quasi simbiotico.

Blanco, Bruciasse il cielo
Blanco, Bruciasse il cielo – Foto: ufficio stampa

Bruciasse il cielo“: il nuovo singolo, colonna sonora dell’omonimo road movie

A fare da brano portante al road movie è l’omonimo singolo “Bruciasse il cielo”, prodotto da Michelangelo e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 10 novembre per Island Records. Poco meno di 4 minuti, tanto basta a Blanco per sprigionare tutta la sua intensità sulle note di un’evocativa melodia pop, e il cielo arso sullo sfondo che diventa nuova tela da plasmare.

Un singolo attraverso il quale l’artista ha trovato il modo di prendere del tempo per sé e per riflettere su ciò che è stato e su ciò che verrà: “Quando vivi la vita di corsa è difficile che ti fermi e pensi a cosa stai sbagliando, fai tutto quello che ti arriva. Quest’anno ho fatto tutto, e io sono uno che fa sempre scelte d’impulso. Una vita tutta calcolata fa schifo“, confessa Riccardo da quel pavimento dove si ritrova disteso con indosso solo un paio di jeans e niente più. Seminudo come piace a lui.

 

Insomma, Bruciasse il cielo è un viaggio alla scoperta di Blanco e del suo mondo fatto di musica, relazioni e traguardi pensato per la sua fanbase che svela il giusto, senza scendere troppo in profondità, stimolando la curiosità dello spettatore che però avrebbe sicuramente gradito un approfondimento maggiore.

Il docufilm è dunque un omaggio alla giovinezza che brucia, che passa veloce, raccontando la storia di un ragazzo che ha creduto in sé stesso e ha raggiunto i propri obiettivi, nonostante alcuni eccessi che Blanco non ha paura a raccontare: “Per sfogarmi a casa lancio i piatti o i petardi“.

Un raccoglitore di belle immagini, raccolte tra i live negli stadi e le avventure oltreoceano, che si lascia guardare e soprattutto ascoltare grazie alla presenza di praticamente tutti i brani più apprezzati del suo ultimo album “Innamorato”. Un prodotto mainstream che siamo certi riuscirà a conquistare il target per cui è stato pensato, ovvero i suoi fan.

Bruciasse il cielo“: il trailer del road movie

 

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