Brittney Griner, 31enne cestista statunitense professionista nella WNBA, è ancora tenuta prigioniera in una prigione russa, con l’accusa di aver trasportato olio di hashish nel suo bagaglio in aeroporto. In carcere da febbraio, Brittney ha scritto una lettera al presidente Joe Biden, supplicandolo di non dimenticarsi di lei e degli altri americani detenuti in Russia. Griner ha il terrore di una prigione a vita.
“Mi rendo conto che lei sta affrontando così tante cose ma per favore non si dimentichi di me e dagli altri detenuti americani”, ha scritto Grinder al presidente Usa. “Per favore faccia tutto il possibile per riportarci a casa. Ho votato per la prima volta nel 2020 ed ho votato per lei, ho fiducia in lei”. “Mi manca mia moglie, la mia famiglia, la mia squadra, mi uccide sapere che stanno soffrendo e sarò grata per qualsiasi cosa lei farà per farmi tornare a casa”.
“Seduta qui in una prigione russa, sola con i miei pensieri e senza la protezione di mia moglie, la mia famiglia, i miei amici, la maglia olimpica, sono terrorizzata dalla possibilità di poter rimanere qui per sempre”, ha continuato la cestista, che ha inviato la sua lettera il 4 luglio, giorno dell’Indipendeza USA.
Brittney, che gioca per i Phoenix Mercury, è stato arrestata il 17 febbraio scorso all’aeroporto Sheremetyevo vicino Mosca, una settimana prima dell’invasione russa dell’Ucraina. Rischia da cinque a 10 anni di carcere. Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ha affermato che “la squadra di Biden è in contatto regolare con la famiglia di Brittney e continuerà a lavorare per darle sostegno”. “Noi crediamo che la Russia stia detenendo in modo ingiusto Griner, il presidente Biden ha più volte ripetuto la necessità di vedere rilasciati tutti gli americani tenuti in ostaggio o detenuti in modo ingiusto: il governo continua a lavorare con tutti i mezzi per riportare Brittney a casa”.
La moglie di Griner, Cherelle Griner, vuole riabbracciare l’amata. In un’intervista a CBS Mornings, ha tuonato. “Inizialmente mi hanno detto di stare zitta… “cercheremo di gestire la cosa dietro le quinte”…. e l’ho fatto. Ma è in carcere da oltre 140 giorni, il mio silenzio non funziona, quindi non starò più zitta”. “Non si muovono, non stanno facendo nulla. Mia moglie sta lottando e dobbiamo aiutarla“.
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