31enne cestista USA, professionista WNBA nei Phoenix Mercury nonché due volte oro olimpico con la nazionale statunitense, Brittney Griner è stata arrestata in Russia con l’accusa di ‘traffico di droga’. Icona del basket femminile, eletta 8 volte migliore stoppatrice WNBA, Brittney è dichiaratamente lesbica, da sempre attivista LGBTQ+, ex moglie di Glory Johnson e attualmente sposa della 29enne Cherelle T. Griner.
Lo scorso febbraio Griner è stata fermata all’aeroporto di Mosca, in arrivo dagli Stati Uniti, con i cani antidroga che hanno fiutato la presenza di possibili narcotici nel suo bagaglio. La polizia ha successivamente trovato cartucce per un vaporizzatore con olio di cannabis. Brittney è ora sospettata di traffico di droga e rischia fino a 10 anni di carcere. La sua agente, Lindsay Colas, è in contatto con lei e con i suoi avvocati ma non può al momento dare ulteriori informazioni.
“Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato in merito al ritorno di mia moglie dalla Russia“, ha scritto sui social Cherelle. “Le vostre preghiere e il vostro sostegno sono molto apprezzati. Amo mia moglie con tutto il cuore, quindi questo messaggio arriva durante uno dei momenti più complicati della mia vita. Capisco che molti di voi hanno imparato ad amare BG nel corso degli anni, sono preoccupati e vogliono dettagli. Per favore, rispettate la nostra privacy mentre continuiamo a lavorare per riportare mia moglie a casa in sicurezza”.
La WNBA ha affermato che Griner ha il “pieno supporto” della Lega e la “priorità massima” è il suo “ritorno rapido e sicuro” negli Stati Uniti. La sua squadra, i Phoenix Mercury, ha sottolineato come stiano “monitorando da vicino” la situazione di Brittney in Russia. “L’amiamo e supportiamo, in questo momento la nostra principale preoccupazione è la sua sicurezza, la salute fisica e mentale e il suo ritorno a casa sicuro”.
Afroamericana, alta 2,06 metri e prima atleta apertamente lesbica a firmare un contratto con la Nike, Griner ha giocato dal 2014 al 2021 nella squadra russa UMMC Ekaterinburg, durante l’off-season americana. L’olio di cannabis trovato nella sua valigia è legale quasi ovunque negli Usa, ma non in Russia. La spropositata accusa di ‘spaccio’ potrebbe costarle carissimo. Fino a quando le indagini non saranno concluse, Brittney dovrà rimanere in cella.
La notizia della detenzione di Johnson arriva nel pieno della guerra esplosa in Ucraina, per volontà di Vladimir Putin, con Joe Biden che ha pubblicamente definito il presidente russo un “dittatore”.
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