Ex ministro berlusconiano, vicepresidente della Camera, deputato e senatore, Carlo Giovanardi, finalmente al momento fuori dal Parlamento, è tornato a vomitare oscenità nei confronti della comunità LGBT nazionale.
Da sempre in prima linea nel diffamarci a mezzo stampa, e nel combattere qualsiasi diritto fino ad oggi a noi negato, Giovanardi ha scritto di proprio pugno un pezzo su Libero in cui si è domandato: “Non è che per caso il disegno di legge Zan affondi le sue radici nelle fonti ispiratrici del diritto penale del Terzo Reich?”.
Testuale. Una frase che fa rabbrividire, nella sua pericolosa e indecente gratuità, perché chiunque abbia fatto anche solo la 3a media dovrebbe sapere che nel codice penale nazista esisteva un articolo ad hoc sull’omosessualità. Il tristemente celebre Paragrafo 175, in vigore dal 15 maggio 1871 al 10 marzo 1994. I nazisti ampliarono la legge nel 1935, dando il via all’Omocausto.
“A causa di esso, migliaia e migliaia di omosessuali furono deportati nei lager”, ricorda Marco Furaro su FB. “Qui vennero gasati, sbranati vivi dai cani, torturati, stuprati o usati come cavie in atroci esperimenti. Altri, i più “fortunati”, furono sterilizzati o rinchiusi nei centri psichiatrici. Dopo gli ebrei, in termini percentuali, gli omosessuali furono il gruppo che più di ogni altro conobbe la morte nei lager. Accostare la legge Zan al codice penale del Terzo Reich non è politica, è barbarie. Si vergogni, Carlo Giovanardi”.
"Non è che per caso il disegno di legge Zan affondi le sue radici nelle fonti ispiratrici del diritto penale del Terzo…
Posted by Marco Furfaro on Wednesday, April 7, 2021
Grazie per il commento…ora puo’ tornare nella bara stile Dracula…
Vai da un esorcista, mostro!