Cloe Bianco: Donazzan continua a chiamarla al maschile anche dopo la morte e accusa la comunità LGBTQ+

"Hanno lasciato il professore solo, l'hanno abbandonato". Una persona che si rivolge con genere maschile a una donna transgender morta suicida può mantenere la delega alle pari opportunità della Regione Veneto?

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Il Veneto è una regione di trogloditi? Chi scrive non lo pensa affatto. Ma allora, com’è possibile che da dieci anni la delega alle pari opportunità della Regione Veneto sia affidata a una persona che insiste nell’insultare una persona morta?

Continuare a chiamare al maschile una donna transgender che si è suicidata proprio a causa della difficoltà a farsi accettare come donna significa proprio questo: essere inadeguati alla delega alle pari opportunità. Inadeguati a occuparsi di scuola e istruzione. Ed è quello che ha fatto Elenda Donazzan, assessora della Regione Veneto all’istruzione, alla formazione, al lavoro e alle pari opportunità (106mila euro di stipendio, sotto trovate il link alla sua dichiarazione di redditi). Com’è possibile tanta ignoranza ai vertici delle istituzioni di una regione italiana? Luca Zaia prenderà provvedimenti contro l’inadeguata Elena Donazzan? E Giorgia Meloni continuerà fieramente a lasciare che un’esponente di Fratelli d’Italia utilizzi il proprio ruolo istituzionale per insultare persone morte suicide?

Abbiamo già precedentemente spiegato che sul suicidio di Cloe Bianco è necessario soffermarsi. Per fare valutazioni di responsabilità non solo politiche e civili, ma anche per verificare se la Regione Veneto e l’assessora Donazzan non abbiano responsabilità dirette con la tragedia. È infatti possibile che con i loro commenti denigratori del 2015, sia Donazzan sia la Regione Veneto, possano essere accusati di istigazione al suicidio secondo l’articolo 508 del codice penale.

Questa mattina a Radio 24 l’assessora Donazzan ha continuato a insultare Cloe Bianco, rivolgendosi alle memoria della donna con appellativi e pronomi maschili. Non solo: Elena Donazzan ha accusato la comunità LGBT di aver abbandonato la donna.

Ecco la trascrizione del suo intervento a Radio 24 questa mattina 17 Giugno all’incirca alle ore 8 con il giornalista Simone Spetia.

“Il movimento LGBT sta usando, e questa è una cosa abbastanza sconvolgente per me, sta usando la morte tragica di una persona, per farne una polemica politica. Io credo che oggi chi ha lasciato solo il professor Bianco sia proprio il movimento LGBT, perché a sette anni di distanza cercare visibilità attribuendo una responsabilità senza farsi la domanda se forse tutto quel loro clamore, tutto quel loro aver sempre usato in vita quando il professor Blanco fece coming out su qualcosa di diverso, perché dire che si è omosessuali è un’affermazione, presentarsi in classe – perché questo accadde – con una parrucca bionda, un seno finto, una minigonna e i tacchi è un’altra cosa. Venne usato allora come bandiera di grande coraggio e oggi viene usato per fare una polemica tutta politica perché io sono di Fratelli d’Italia”.

Lei ha definito Cloe Bianco un signore vestito da donna, dice il giornalista di Radio 24. “Beh che cos’è?” risponde Donazzan “Oggi, lei è a Milano, c’è il sole o la pioggia, io sono povera ingrata e c’è il sole, anche se io volessi che piovesse oggi, il sole sarebbe comunque splendente nel cielo. Che quella persona fosse un uomo, bene, e decidesse di sentire la propria sessualità in modo suo, diverso, particolare, omosessuale, transessuale bene, non è la scuola il luogo della ostentazione, perché di questo si trattò. Vede ci sono molti insegnanti gay che conosco che si confrontano con me che di certo non usano la scuola per farne una vetrina, che rispettano il luogo della scuola. In queste ore io sono tornata su alcune vicende che hanno aperto un dibattito nazionale dappertutto, non solo in Veneto, i ragazzi sono richiamati a un abbigliamento più consono al luogo istituzionale. Questo vale per i ragazzi e non può valere per il docente, che tipo di messaggio diamo?”

Quindi Donazzan passa all’attacco diretto del movimento LGBTQIA+.

“Il movimento LGBT – dice Donezzan – che tra l’altro è una minoranza del movimento LGBTPQIR o quello che è perché ho perso il conto delle lettere, quanto l’hanno lasciato solo, quanto l’hanno usato? Forse i responsabili dovrebbero guardarsi dentro e forse la responsabilità di questo gesto drammatico è da ricercare in coloro che usano la sessualità e la sfera privata per farne una battaglia politica”

Lei non ritiene di aver usato espressioni degradanti verso questa persona? Chiede il giornalista.

“No, le posso dire? Lo rifarei. Se qualcuno decidesse di andare tutta vestita in pelle con frustino, facendosi chiamare Pantera, avrei lo stesso atteggiamento.”

Lei usa il maschile ed è giudicata una cosa irrispettosa, insiste il giornalista.

“Che questa persona si sentisse omosessuale con una sessualità diversa, è un fatto privato e della sfera privata, resta il professor Bianco, e quando fece il concorso, quando venne assunto da precario, se lui a casa a quel tempo, con gli amici, o fuori dalla scuola, faceva altro, questo è nella sua legittima sfera privata personale dei comportamenti. Ma a scuola con seno finto parrucca tacchi la minigonna, così si presentò, non si va.”

Elena Donazzan ha così parlato di Cloe Bianco questa mattina a Radio 24. Elena Donazzan è assessora della Regione Veneto all’istruzione, alla formazione, al lavoro e alle pari opportunità. Elena Donazzan ha percepito nel 2021 un reddito complessivo di 106.000 euro, sui quali ha pagato 38.000 euro di tasse. Si tratta di dati pubblici – grazie all’operazione trasparenza – che chiunque può consultare qui.

L’assessora Donazzan è confermata da Luca Zaia nella sua delega alle Pari Opportunità della Regione Veneto? Una persona che si rivolge a una persona transgender morta suicida con genere maschile può mantenere quella delega?

Giorgi Meloni ritiene questa persona degna di rappresentare Fratelli d’Italia?

 

 

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gianbax24gmailcom 18.6.22 - 13:32

ma cosa ci si può aspettare da una ignorante buzzura, troglodita fascioleghista , figlia di un movimento oscurantista che con cialtrone come questa prende i voti di ignoranti funzionali e immondizia violenta da stadio ? Questa é la degna rappresentante del partito della burina, unito in Veneto ai leghisti che hanno portato indietro il Veneto e tante regioni del Nord Italia più Calabria di almeno 50 anni rispetto al progresso ed inclusione che si respira nel resto d' Europa

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