Il quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta continua la sua inchiesta sulle persecuzioni omofobe in Cecenia: i centri in cui i gay vengono detenuti e torturati sarebbero in totale sei.
I giornalisti di Novaya Gazeta, contro cui è stata lanciata una vera e propria condanna a morte islamica (fatwa), si sono imbattuti infatti di recente in ulteriori prove circa l’esistenza di altri quattro centri, oltre ai due noti finora di Argun e Tsotsi-Yurt.
Sempre secondo quanto riferiscono i giornalisti di Novaya Gazeta, inoltre, alcuni uomini sarebbero stati rilasciati dalle prigioni-lager solo dopo che le famiglie hanno pagato delle tangenti alla forze dell’ordine.
Probabilmente, alla luce degli ultimi dati, è lecito pensare che i 100 uomini di cui si era parlato inizialmente siano molti di più. Le informazioni e le testimonianze raccolte dagli attivisti di Russian LGBT Network, infatti, parlano di celle in cui vengono detenuti dai trenta ai quaranta uomini insieme.
Nei giorni scorsi inoltre, i giornalisti di Novaya Gazeta avevano denunciato una campagna di odio e violenza scatenata contro di loro dai fondamentalisti ceceni, identificati come “nemici della nostra fede e della nostra nazione”. La situazione è talmente pericolosa che alcuni redattori hanno deciso di lasciare Mosca per rifugiarsi in località segrete.
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