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‘Che mi dici di Willy?’, il primo film americano a parlare di AIDS compie 30 anni

Le vite di otto omosessuali sconvolte dall’AIDS nel lontano 1981. Longtime Companion festeggia 30 anni.

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L’11 ottobre del lontano 1989, al Mill Valley Film Festival, veniva presentato in anteprima mondiale ‘Che mi dici di Willy?’, titolo entrato letteralmente nella storia del cinema perché primo film statunitense distribuito nei cinema su scala nazionale ad affrontare il tema dell’AIDS, descrivendo le vite di otto omosessuali.

Presentato nella sezione Un Certain Regard al 43º Festival di Cannes, il film è  ambientato nel luglio del 1981, quando il New York Times parla per la primissima volta di una malattia, all’epoca totalmente sconosciuta, che cominciava a far vittime fra i gay e i tossicodipendenti. Due giovani amici omosessuali, Willy e John, si ritrovano a Fire Island come ospiti nella casa al mare di Sean e David, coppia benestante di New York; nella stessa località è in vacanza anche Allen, di professione avvocato. Quella mattina, leggendo il giornale, tutti scoprono l’arrivo di questa nuova terribile malattia…

Longtime Companion, questo il titolo originale della pellicola, incassò quasi 5 milioni di dollari nei cinema americani, arrivando a vincere un Golden Globe e un Independent Spirit Awards per il miglior attore non protagonista (Bruce Davison), oltre al premio del pubblico al Sundance Film Festival.

Una pellicola storica, per i temi trattati, che prende vita nel 1981 e prosegue il proprio arco narrativo lungo tutti gli anni ’80, segnati inevitabilmente dall’Aids, tanto da chiudersi su quella stessa spiaggia d’apertura, ma nel 1989.

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