Dinanzi all’approvazione da parte del Parlamento ungherese dell’ennesima legge liberticida e discriminatoria verso le persone LGBT+, Monica Cirinnà non è rimasta a guardare.
La senatrice del Pd ha infatti annunciato di aver depositato una interrogazione al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al Sottosegretario agli Affari europei sottoscritta da 18 colleghe e colleghi del Partito democratico. La responsabile del Dipartimento Diritti del PD ha sottolineato come “la legge approvata in Ungheria” ricalchi “quella in vigore dal 2013 in alcune regioni russe“. Una legge che “impedirà di informare i minori, con qualsiasi mezzo e qualsiasi modalità, sulle diverse manifestazioni dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere“.
Dietro l’ipocrita intento di tutelare ‘l’integrità morale’ dei più giovani si nasconde la sostanziale volontà di marginalizzare le soggettività LGBT+, rendendole del tutto assenti dallo spazio pubblico e dal dibattito culturale del paese: come la Polonia, anche l’Ungheria ci sta ormai abituando a continue restrizioni dei diritti umani fondamentali, in un quadro di forte compressione delle garanzie dello stato di diritto.
“Tutto questo“, ha concluso Cirinnà, “è assolutamente contrario ai principi di libertà, eguaglianza e pluralismo che ispirano il processo di integrazione europea: il Parlamento europeo lo ha riconosciuto approvando, l’11 marzo scorso, una risoluzione che dichiara l’UE zona di libertà per le persone LGBT+. Ecco perché chiedo e chiediamo al Ministro Di Maio e al sottosegretario Amendola di manifestare la massima preoccupazione del nostro Paese e adottare ogni possibile iniziativa di contrasto di simili derive antidemocratiche e oscurantiste, sia nelle relazioni bilaterali con l’Ungheria, sia in seno all’UE“.
Da parte di Di Maio, per ora, nessuna replica a Cirinnà. Nella giornata di ieri Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, si è detta preoccupata per la legge ungherese, precisando come “stiamo valutando se vìoli la legislazione UE. Credo in un’Europa che abbracci la diversità, non che la nasconda ai nostri figli. Nessuno dovrebbe essere discriminato sulla base dell’orientamento sessuale”.
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Sicuramente la Senatrice , Signora Cirinnà ha esperito quanto a sua disposizione : ma " Giggetto o' bibitaro" che può fare? Una vibrata protesta? E , je me souviens , chi ha fatto tirare indietro il M5S all'approvazione in Senato della " legge Cirinnà , oltre il Dibba ?