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Com’è essere gay nell’esercito? Un bellissimo video per scoprirlo

“Quando mi chiedono perchè sono entrato in un’organizzazione che non accettava i gay rispondo che servono leader per far si che qualcosa cambi, e voglio essere una di quelle persone”

4 min. di lettura

Don’t ask, don’t tell è il termine con cui ci si riferiva alla linea politica tenuta degli Stati Uniti d’America tra il 1993 e il 2010, in merito alla questione dell’orientamento sessuale dei membri del servizio militare.

Questa politica limitava, teoricamente, i tentativi dell’esercito di individuare membri o candidati omosessuali o bisessuali non dichiarati, al contempo escludendo dal servizio militare le persone apertamente gay, lesbiche o bisessuali. Almeno 14.000 omosessuali sono stati esclusi per questo motivo durante il periodo di applicazione di questa legge. Ma il 20 settembre 2011 la legge “Don’t ask, don’t tell” è stata ufficialmente abrogata dall’amministrazione del Presidente Obama.

Ecco quattro ufficiali gay, con diverse età e gradi di esperienza, raccontano al pubblico com’è essere gay nell’esercito: Steve Clark (24 anni d’esperienza), Adam Schuman (11 anni d’esperienza), Eric Angelo (4 anni d’esperienza) e  Anthony T. (4 anni d’esperienza).

I quattro uomini si sono aperti, con molta franchezza e naturalezza, rispondendo ad alcune domande e dandoci un’idea generale (ma abbastanza esaustiva) di ciò com’è essere gay nell’esercito nel presente e come lo era nel passato.

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Perchè hai deciso di entrare nell’esercito?

Per Steve è stato un modo per scappare in Vietnam per non doversi trovare un lavoro per l’estate; per Eric un modo per proseguire la tradizione di famiglia e per un forte desiderio personale; per Anthony è stato principalmente per sua madre che era già nell’accademia militare e per fare qualcosa che fosse “importante” mentre Adam rivela che una piccola parte della sua scelta deriva dalla sua famiglia ma la ragione principale per la quale si arruolò fu, molto immaturamente, perchè era un qualcosa di cosi “mascolino” che sperava lo facesse diventare etero!

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Quando ti sei arruolato sapevi già di essere gay?

Steve lo sapeva ma pensava fosse solo una questione di “trovare la ragazza giusta”; Eric non sapeva di essere gay però l’ha accettato tranquillamente, Anthony lo sospettava ma non è mai uscito allo scoperto mentre Adam lo sapeva e ha fatto in modo che nessuno lo scoprisse, era terrorizzato.

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Com’è stato, precisamente, essere gay nell’esercito?

Per Adam il Don’t ask, don’t tell è stato un sollievo, perchè nessuno chiedeva e tu non dovevi dare informazioni riguardo la tua sessualità, e col tempo è diventato ancora più difficile perchè ha preso coscienza della sua omosessualità e l’ha accettata ma aveva una relazione con un altro militare; per Steve era pesante perchè se andavi ad un bar gay o in qualsiasi altro posto gay dovevi necessariamente seminare le tracce, parcheggiare molto distante, cosi decise di creare due tipi diversi di “Steve”; per Anthony è stato più buffo in quanto anche se tentava di nascondere la cosa, quando doveva parlare della sua “persona importante” si sbagliava spesso e parlava di “lui” anzichè di “lei” mentre Eric è sempre stato piuttosto vocale sul suo orientamento, non si è mai nascosto, e già il fatto stesso di aver appoggiato fortemente l’abrogazione di Don’t ask, don’t tell per i colleghi era abbastanza per evidenziare il fatto che era gay.

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Come ti sei sentito quando la politica Don’t ask, don’t tell è stata abrogata?

Steve si è sentito davvero felice di poter sapere che lui, ma soprattutto i prossimi militari, non dovranno più sottostare a questo “scherzo” di legge; Anthony era felicissimo di poter dire di essere gay senza aver paura di poter essere esplulso per essere gay nell’esercito, un qualcosa di cui non ha controllo, per la sua natura; per Adam è stato un giorno come tutti gli altri, invece, mentre per Eric è stato quasi irreale, tant’è che pensava fosse uno scherzo e che, anche se la legge era stata approvata, poteva comunque succedere qualcosa, insomma, una positiva incredulità.

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Cosa vorresti che la gente sapesse del servizio militare?

Generalmente l’opinione è di una crescita personale, per un “bene superiore” e, come dice Eric:

Quando mi chiedono perchè sono entrato in un’organizzazione che non accettava i gay rispondo che servono leader per far si che qualcosa cambi, e voglio essere una di quelle persone.

 

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