Jamie Edwards e il suo partner, Damian Hampton, stavano lasciando un negozio quando pochi giorni fa sono stati seguiti da un gruppo di adolescenti, che hanno iniziato a insultarli pesantemente.
Secondo quanto riportato dal Southern Daily Echo, dagli insulti omofobi si è presto passati alla violenza fisica. I due sono stati infatti brutalmente aggrediti, per circa quattro minuti, con pugni e calci in testa.
Edwards ha dichiarato: “È successo così in fretta, in pochi secondi ci hanno raggiunto e preso a pugni in faccia Damian. Mi hanno strappato i vestiti e non hanno smesso di prenderci a calci mentre eravamo a terra. Non avevamo mai visto o parlato con loro prima, è stato un attacco totalmente non provocato e inaspettato. È più una cosa d’orgoglio, ho dovuto guardare il mio ragazzo che veniva massacrato di botte non c’era assolutamente nulla che potessi fare al riguardo”.
La coppia ha subito lividi multipli su gambe, braccia, con costole fratturate e diversi tagli sulle mani. La polizia dell’Hampshire sta indagando sull’incidente.
Si tratta della terza aggressione omofoba in pochi mesi portata a termine da minorenni. Prima le due ragazze lesbiche prese a pugni su un bus da 4 adolescenti, a Londra, poi nei giorni scorsi una coppia gay presa a sprangate da alcuni 17enni, in Francia. Ora questa ennesima follia, che ribadisce come l’omofobia riguardi anche l’ultimissima generazione. Il mito che la ‘fluidità’ coinvolgerebbe i millennials a tal punto dall’aver cancellato ogni tipo di discriminazione tra i più giovani, rimane per l’appunto un falso e pericolossimo mito.