Una mattinata turbolenta. Dopo i 5 articoli blindati nella giornata di ieri, si pensava che il DDL Zan potesse andare a meta entro stasera, con gli ultimi 5 articoli da approvare e una quarantina di emendamenti presentati dall’opposizione da affondare.
Ma così non è stato. La destra nazionale ha infatti dato vita ad un vero e proprio circo, una bagarre insensata, volgare e rumorosa, chiedendo il voto segreto nei confronti di un emendamento legato all’articolo 6 della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’alibismo, che istituirebbe la giornata mondiale contro l’omotransfobia anche nelle scuole. Richiesta di voto segreto respinta. Apriti cielo. Vittorio Sgarbi, con mascherina puntualmente abbassata, dopo mesi di negazionismo ha incredibilmente chiesto di sospendere tutti i lavori e di chiudere la Camera dei Deputati proprio a causa del Covid-19, prima di venire espulso dall’aula. Di nuovo. Un deputato di Forza Italia (D’Ettore) ha attaccato l’articolo perché a suo dire non sarebbe possibile nè accettabile dover spiegare a dei minori cosa siano omotransfobia, bifobia e lesbofobia. Come se non fosse compito di qualsisi genitore educare un figlio.
Ineccepibile, a questo punto, l’intervento del relatore Alessandro Zan, che ha sottolineato come “stiamo facendo la stessa cosa che è stata fatta per altre giornate. Queste giornate vengono celebrate nell’ambito dell’autonomia delle amministrazioni pubbliche e senza oneri“. “Trovo vergognoso che si facciano simili affermazioni. Ricordo che qui parliamo solo di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e violenze motivate dalle condizioni personali, ovvero per ciò che le persone sono. Anche io come omosessuale vengo da una famiglia tradizionale. Una famiglia di eterosessuali. Se i colleghi avessero dei figli omosessuali, bisessuali, transessuali gradirebbero e vorrebbero avere una scuola che insegna all’inclusione e al rispetto per tutte le differenze, questo stiamo cercando di fare, semplicemente questo, nell’ambito dell’autonomia scolastica e delle leggi dello Stato. Vorrei ricordare che stiamo parlando di interventi per l’inclusione e il rispetto di tutte le differenze“.
Pur di attaccare a testa bassa, e in modo del tutto insensato, il leghista Paolini ha tuonato: “nella giornata si sono dimenticati i disabili“. Peccato che il 17 maggio sia da 30 anni la giornata mondiale contro l’omotransfobia. Peccato che la giornata mondiale sulla disabilità già esista, ed è datata 3 dicembre.
Sospesa la seduta, e con comportamenti da parte dei rappresentanti della destra sinceramente indecenti per dei deputati della Repubblica, il dibattito sul DDL Zan riprenderà martedì 3 novembre. Nell’attesa, il tanto contestato emendamento soppressivo nei confronti della giornata mondiale contro l’omotransfobia presentato dalle opposizioni è stato respinto.
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La destra italiana si conferma ancora una volta clericofascista, becera, ignorante e ferocemente omotransfobica. Peccato che l'esame del ddl sia stato sospeso e rimandato a martedì. Oggi si sarebbero potute concludere almeno le votazioni sugli emendamenti...