A pochi giorni dal suo coming out pubblico, il potente discorso di Barbara #Masini, Forza Italia, a sostegno del #DDLZan: “Non tutti i genitori sono costretti ad avere paura per una società immatura, che ritiene che tuo figlio/a debba essere soggetto più vulnerabile perchè LGBT”👏 pic.twitter.com/bw3BtT52EQ
— ApocaFede (@DrApocalypse) July 15, 2021
A pochi giorni dal suo coming out pubblico, Barbara Masini, senatrice di Forza Italia, ha ribadito il suo sostegno al DDL Zan anche in Senato.
Questa legge non parla di GPA, adozioni o teorie gender. Parla di una cosa molto semplice, ovvero come ampliare le fattispecie dei crimini d’odio anche alle discriminazioni e agli atti di violenza compiuti in ragione del sesso, del genere, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Si chiede quindi di ampliare la norma, e solo nella parte all’istigazione alla violenza e non anche alla propaganda, come è già nei crimini dovuti ai motivi di razza, etnia, nazionalità e religione.
Incipit fondamentale per rimettere la verità al centro del villaggio, quello firmato Masini, che ha poi ricordato come la libertà dalla paura sia la prima libertà fondamentale. “Non siamo liberi di uccidere, di rubare, di minare alla serenità e alla sicurezza di un altro essere umano in virtù di un pregiudizio sulla sua natura“, ha proseguito la senatrice di Forza Italia, che ha rivendicato la sua posizione all’interno del partito di Silvio Berlusconi. “Sento meno nominare le statistiche e forse iniziamo a comprendere che tali dati non sono corretti. Altri dati e statistiche ci dicono che il nostro Paese è messo male su discriminazione e rispetto. Questi casi sono in aumento”. “I crimini di odio sono crimini specifici, chi ne è vittima lo è per la sua identità, dignità. Non è vittima per una causa inutile. Il motivo è sostanza, significante“. “Quello che conta è vivere in una società educata al rispetto, la società civile a maggioranza è favorevole a questa legge. Gli italiani si dicono favorevoli al DDL Zan, pur con tutte le sue criticità, alcune oggettive. Fra questi italiani favorevoli ci sono anche elettori del centrodestra, per il mio partito si parla del 48% di favorevoli”. “Sarebbe grande la sconfitta veder morire un DDL che in 25 anni non è mai riuscito a completare il suo iter legislativo. 25 anni che una comunità di persone è costretta a sentirsi figlia di uno stato minore. 25 anni in cui l’Italia indietreggia, rispetto a posizioni di civiltà presenti in Paesi a noi fratelli, dove leggi come queste sono state votate da governi di tutti i colori politici“.
Masini ha parlato infine della propria esperienza personale, a 10 giorni dal suo coming out pubblico. ““Quando capì di me mia madre mi disse, “ho paura per te””. Tutti i genitori hanno paura per i propri figli. Per il loro futuro, per la loro salute, per un incidente, per una casualità amara del destino. Ma non tutti sono costretti ad avere pura per una società immatura, che ritiene che tuo figlio o tua figlia possano o debbano essere un soggetto più vulnerabile per quello che è. A voi tutti auguro di poter guardare negli occhi i vostri cari. Quelli di oggi e quelli di domani, e anche quelli che un domani saranno diversi dai vostri desideri. E poter dire loro, io nel mio piccolo ti ho protetto dalla paura“.
Discorso potente e coraggioso, perché in arrivo dai banchi di centrodestra, che rilancia la battaglia interna a Forza Italia condivisa alla Camera dal collega Elio Vito. Schegge di una destra moderna, liberale nei fatti e non solo a parole.
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In mezzo alle tenebre di un dibattito parlamentare in gran parte indegno, irricevibile e inascoltabile, di tanto in tanto s'intravede qualche raggio di luce potente come questo intervento davvero bello e toccante di Barbara Masini. Grazie!